Capitolo 13, versetti 25-33
25
e, presso a compiere la missione della sua vita, Giovanni diceva: - Chi credete io sia? Non son io quello; ma, ecco, vien dopo di me uno, del quale io non son degno di sciogliere dai piedi i calzari. -
26
Fratelli, figliuoli della stirpe di Abramo e quanti tra voi temono Dio, sappiate che la parola di questa salvezza è già venuta.
27
Infatti, gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi, non avendo cognizione di lui né delle voci de' profeti che si leggono ogni sabato, condannandolo, le adempirono;
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pur non trovando in lui causa di morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso;
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e dopo ch'ebbero finito di fare tutto quel ch'era stato scritto di lui, depostolo dal legno, lo posero nel sepolcro.
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Ma Dio lo risuscitò da morte il terzo giorno; e fu visto per molti giorni da coloro,
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che eran saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e che ora sono suoi testimoni presso il popolo.
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E noi pure vi rechiamo la buona novella, che la promessa fatta a' nostri padri,
33
Dio l'ha adempita con i nostri figli, risuscitando
Gesù, come sta scritto anche nel salmo secondo: "Mio Figlio sei tu; oggi io ti ho generato".