Atti degli apostoli

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[...]   ma si prescriva loro d'astenersi da' cibi immolati agl'idoli, dalla fornicazione, dagli animali morti soffocati e dal sangue.   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 15, versetto 20

Capitolo 13, versetto 28 - Capitolo 14, versetto 13

28 pur non trovando in lui causa di morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso;
29 e dopo ch'ebbero finito di fare tutto quel ch'era stato scritto di lui, depostolo dal legno, lo posero nel sepolcro.
30 Ma Dio lo risuscitò da morte il terzo giorno; e fu visto per molti giorni da coloro,
31 che eran saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e che ora sono suoi testimoni presso il popolo.
32 E noi pure vi rechiamo la buona novella, che la promessa fatta a' nostri padri,
33 Dio l'ha adempita con i nostri figli, risuscitando Gesù, come sta scritto anche nel salmo secondo: "Mio Figlio sei tu; oggi io ti ho generato".
34 E che l'abbia risuscitato da' morti in modo da non ritornare nella corruzione, l'ha dichiarato dicendo: "Io vi manterrò fedelmente le promesse fatte a David".
35 E ancora dice in altro luogo: "Non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione".
36 Or David, servito che ebbe in vita sua al disegno di Dio, s'addormentò, e, come i suoi padri, vide la corruzione.
37 Ma quello cui Dio risuscitò, non ha visto la corruzione.
38 Vi sia dunque noto, fratelli, che per lui vi è annunziata la liberazione da' peccati e da tutte quelle cose, dalle quali non avete potuto esser giustificati nella legge di Mosé.
39 Chiunque crede è giustificato in lui.
40 Badate ora che non venga su voi quello che è scritto ne' profeti:
41 "O dispregiatori, ponete mente e stupite, e disperdetevi; che io fo un'opera a' giorni vostri; opera che voi non credete se qualcuno ve la racconterà"».
42 Or mentre alcuni se n'uscivano, gli apostoli furon pregati di tornar nel sabato seguente a parlare delle medesime cose.
43 Sciolta che fu poi l'adunanza, molti dei Giudei e de' proseliti pii seguirono Paolo e Barnaba; i quali, con calde parole, li persuasero a perseverare nella grazia di Dio.
L'irritazione de' Giudei.
44 Il sabato seguente, quasi tutta la città si radunò per sentire la parola di Dio.
45 Ma i Giudei, vista la gran folla, furon ripieni di zelo, e, bestemmiando, contradicevano alle cose dette da Paolo.
46 Allora Paolo e Barnaba dissero risolutamente: «Era necessario che a voi per primi si annunciasse la parola di Dio; ma, poiché la respingete e vi fate indegni della vita eterna, ecco noi ci volgiamo ai Gentili;
47 ed è proprio questo l'ordine che il Signore ci ha dato: - Io ti ho posto per esser luce delle Genti, affinché tu porti la salvezza sino agli estremi confini della terra -».
48 I Gentili, a udir questo, n'ebbero letizia, e glorificavano la parola del Signore; e tutti quelli che eran preordinati alla vita eterna, credettero.
49 Così la parola del Signore si spandeva per tutto il paese.
50 Ma i Giudei istigarono donne religiose e ragguardevoli e i maggiori della città, e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba, e li scacciarono dalle loro contrade.
51 Ed essi, scossa contro quelli la polvere de' loro piedi, vennero a Iconio;
52 e i discepoli erano pieni d'allegrezza e di Spirito Santo.
Capitolo 14
A Roma: Claudio. 1º viaggio di Paolo. 46 - 48 d.C.
Paolo e Barnaba a Iconio.
1 - E anche in Iconio avvenne che essi entrarono insieme nella sinagoga de' Giudei, e parlarono in maniera che una gran moltitudine di Giudei e di Greci credette.
2 Ma i Giudei rimasti increduli, eccitarono e inasprirono gli animi de' Gentili contro i fratelli.
3 Essi nondimeno si fermaron parecchio tempo, predicando con franchezza, fiduciosi nel Signore, il quale confermava la parola della sua grazia, concedendo che per le loro mani si operassero miracoli e prodigi.
4 E la moltitudine della città si divise: chi stava per i Giudei, e chi per gli apostoli.
5 Ma, fattosi un tumulto di Gentili e di Giudei co' loro capi, a fin di oltraggiarli, e lapidarli,
6 essi saputa la cosa, si rifugiarono nelle città della Licaonia, a Listri, a Derbe e ne' paesi all'intorno, e ivi evangelizzavano.
Paolo e Barnaba a Listri.
7 Ora in Listri trovavasi un uomo infermo nei piedi, storpio sin dal seno materno, e che non aveva mai camminato.
8 Anch'egli udì Paolo che predicava, e che fissati in lui gli occhi e vedendo che aveva fede da esser guarito,
9 disse ad alta voce: «Lèvati ritto su' tuoi piedi!». Egli saltò su e si mise a camminare.
10 Allora la folla, visto quel che Paolo aveva fatto, alzò la voce, dicendo in lingua licaonica: «Gli dèi han preso forma umana, e son discesi fino a noi».
11 E Barnaba chiamavano Giove, Paolo invece Mercurio, essendo egli il primo a parlare.
12 Di più: il sacerdote di Giove, ch'era all'entrata della città, menò de' tori con delle ghirlande dinanzi alle porte, e voleva col popolo, offrir loro un sacrificio.
13 Ma gli apostoli Barnaba e Paolo, udito ciò, si stracciaron le vesti, e si gettarono in mezzo alla folla, gridando: