Atti degli apostoli

Visualizza da Capitolo Versetto Capitolo Versetto
[...]   e, come Pietro entrava, gli andò incontro, e, cadutogli a' piedi, lo adorò.   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 10, versetto 25

Capitolo 15, versetto 18 - Capitolo 16, versetto 23

18 A Dio le opere sue son note fino all'eternità.
19 Quindi il giudizio mio è che non si dia molestia a coloro che dal gentilesimo si convertono a Dio;
20 ma si prescriva loro d'astenersi da' cibi immolati agl'idoli, dalla fornicazione, dagli animali morti soffocati e dal sangue.
21 poiché Mosé da tempo immemorabile ha chi lo predica in ciascuna città, nelle sinagoghe ove si legge ogni sabato».
22 Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la Chiesa, di scegliere alcuni uomini tra loro, e mandarli ad Antiochia con Paolo e Barnaba: furono Giuda, soprannominato Barsaba, e Sila, uomini de' primi tra' fratelli;
23 e consegnaron loro questa lettera: «Gli apostoli e gli anziani fratelli, ai fratelli di tra' Gentili che sono in Antiochia, Siria e Cilicia, salute.
24 Siccome abbiamo inteso che alcuni de' nostri, a cui non avevamo dato alcun incarico, partendo vi han turbato co' loro discorsi, sconvolgendo gli animi vostri;
25 è parso bene a noi, radunati d'un sol volere, di scegliere degli uomini e mandarveli insieme con i carissimi nostri Barnaba e Paolo,
26 persone che hanno esposto la loro vita per il nome del Signor nostro Gesù Cristo.
27 Vi abbiam quindi mandato Giuda e Sila, i quali anche a voce vi diranno le medesime cose.
28 poiché è parso allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all'infuori di queste cose necessarie:
29 che vi asteniate dalle cose immolate agl'idoli, e dal sangue, e dagli animali soffocati, e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi. State sani».
30 Quelli, dunque, congedatisi scesero ad Antiochia, e, radunata la moltitudine, consegnarono la lettera.
31 Quelli la lessero, e si rallegrarono della gran consolazione.
32 Giuda e Sila, essendo anch'essi profeti, parlarono a lungo ai fratelli per consolarli e fortificarli.
33 E, stati che vi furono un qualche tempo, s'accomiatarono da' fratelli e tornarono a quelli che li avevano inviati.
34 Piacque però a Sila di restar lì; e Giuda solo se ne tornò a Gerusalemme.
35 Paolo e Barnaba rimasero anch'essi in Antiochia, insegnando e annunziando, insieme con molti altri, la parola del Signore.
Paolo e Barnaba si separano.
36 E dopo alcuni giorni, Paolo disse a Barnaba: «Torniamo a visitare i fratelli in tutte le città dove abbiamo annunziato la parola del Signore, e veder come si comportano».
37 Barnaba voleva prendere anche Giovanni, detto Marco;
38 ma Paolo giudicava non dovessero prendersi per compagno uno che s'era partito da essi nella Panfilia, lasciandoli soli a quell'opera.
39 E il dissenso fu tale, che si separarono l'un dall'altro: Barnaba, preso con sé Marco, s'imbarcò per Cipro;
40 mentre Paolo, sceltosi a compagno Sila, partì, raccomandato da' fratelli alla grazia di Dio,
41 e percorse la Siria e la Cilicia, confermando le chiese, raccomandando l'osservanza degli ordini dati dagli apostoli e dagli anziani.
Capitolo 16
Il discepolo Timoteo.
1 - E venne anche a Derbe e a Listri; dov'era un certo discepolo, per nome Timoteo, figlio di una donna giudea credente in Cristo, ma di padre greco.
2 Data la buona testimonianza che di lui rendevano i fratelli di Listri e di Iconio,
3 Paolo lo volle con sé; e, presolo, lo fece circoncidere, per cagione dei Giudei che erano in que' luoghi; essi già sapevano che il padre di lui era greco.
4 Passando così di città in città, si raccomandava a tutti d'osservar le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme.
5 E le chiese eran confermate nella fede, e di giorno in giorno crescevan di numero.
Visione di Paolo a Troade.
6 Poi, avendo lo Spirito Santo fatto divieto d'annunziar la parola di Dio nell'Asia, traversarono la Frigia e il paese della Galazia;
7 e, arrivati nella Misia, si proponevano d'andare in Bitinia; ma lo Spiritodi Gesù non lo permise loro.
8 Traversata quindi la Misia, scesero a Troade.
9 E una notte Paolo ebbe questa visione: un uomo della Macedonia gli apparve, supplicandolo e dicendo: «Passa in Macedonia, e soccorrici».
10 E com'egli ebbe avuta questa visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che il Signore ci avesse chiamati là ad annunziar l'Evangelo.
L'incontro di due donne a Filippi.
11 Perciò, imbarcatici a Troade, facemmo vela direttamente per la Samotracia, e il giorno seguente per Neapoli;
12 e di lì a Filippi, che è la città principale di quella parte della Macedonia, ed è colonia; e vi passammo alquanti giorni.
13 Venuto il sabato, andammo fuor di porta, presso al fiume, dove pareva che fosse il luogo della preghiera; e, postici a sedere, ci mettemmo a parlare alle donne là adunate.
14 Una di loro, per nome Lidia, della città di Tiatira, che vendeva la porpora ed era timorata di Dio, stava ad ascoltarci; e il Signore le aprì il cuore per ricevere le cose dette da Paolo.
15 E battezzata che fu con la sua famiglia, ella c'invitò, dicendo: «Se mi tenete per una credente nel Signore venite a stare in casa mia». E ci costrinse.
16 Accadde poi che, andando noi alla preghiera, ci venne incontro una serva che aveva lo spirito di Pitone. Costei procurava molto guadagno a' suoi padroni, facendo l'indovina.
17 E si mise a seguir Paolo e noi, gridando: «Questi uomini son servi di Dio Altissimo, e vi annunziano la via della salvezza!».
18 Fece così per molti giorni; alla fine Paolo fu preso da sdegno, e si voltò, e disse allo spirito: «Nel nome di Gesù Cristo ti comando, che tu esca da costei!». E, d'un subito, uscì.
Carcerati e carceriere.
19 Ma i padroni di lei, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila, e, conducendoli nel foro da' magistrati,
20 li presentarono ai giudici dicendo: «Questi uomini metton sossopra la nostra città; son dei Giudei,
21 e predicono usi che non si possono né ricevere né osservare da noi che siam Romani».
22 Allora la plebe fu tutta contro di loro; e i giudici, fatte stracciar loro le vesti, comandarono che fossero battuti con verghe.
23 Così, battuti crudelmente, li cacciarono in prigione, ordinando al carceriere di fare buona guardia.