Capitolo 16, versetti 28-38
28
Ma Paolo gridò ad alta voce: «Non ti far male alcuno, perché tutti quanti siam qui».
29
Colui, chiesto un lume, saltò dentro, e tutto tremante si gettò a' piedi di Paolo e di Sila;
30
e, menatili fuori, esclamò: «Signori, che devo fare per esser salvo?».
31
E quelli risposero: «Credi nel Signore
Gesù, e sarai salvo tu e la tua famiglia».
32
E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli di casa sua.
33
In quella stessa ora della notte, egli li prese con sé, lavò le loro piaghe, e si fece immediatamente battezzare con tutti i suoi.
34
Poi, menatili su in casa sua, apparecchiò loro la mensa, tra il giubilo della sua famiglia, per aver creduto in Dio.
35
Fattosi giorno, i giudici mandarono i littori a dire: «Metti in libertà quegli uomini».
36
E il carceriere ne informò Paolo, dicendo: «I giudici han mandato a liberarvi; uscite, dunque, e andatevene in pace».
37
Ma Paolo disse loro: «Battuti in pubblico e senza processo, noi che siamo Romani, ci hanno messi in prigione; e ora ci mandan via di nascosto? Ah, no! Vengano
38
essi stessi a menarci fuori!». I littori referirono queste parole ai giudici; i quali, udito che erano Romani, temettero molto;