Atti degli apostoli

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[...]   E le chiese eran confermate nella fede, e di giorno in giorno crescevan di numero.   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 16, versetto 5

Capitolo 18, versetti 2-13

2 E avendo trovato un certo giudeo, di nome Aquila, oriundo del Ponto, venuto di fresco dall'Italia insieme con Priscilla sua moglie (perché Claudio aveva ordinato che tutti i giudei se n'andasssero da Roma), s'accostò a loro;
3 e siccome era dello stesso mestiere, andò a stare e a lavorare con loro: facevano il mestiere di fabbricanti di tende.
4 Ogni sabato poi ragionava nella sinagoga, interponendo il nome del Signore Gesù, e persuadeva Giudei e Greci.
5 Ma, venuti che furono Sila e Timoteo dalla Macedonia, Paolo si diè tutto alla predicazione, testimoniando a' Giudei che Gesù era il Cristo.
6 Siccome però questi gli facevan contrasto e bestemmiavano, egli, scotendosi le vesti, disse loro: «Il sangue vostro ricada sul vostro capo; io non ne ho colpa; d'ora in poi me n'andrò a' Gentili».
7 E, partitosi di là, entrò in casa d'uno chiamato Tito Giusto, adoratore di Dio; la casa di lui era presso alla sinagoga.
8 Or Crispo, il capo della sinagoga, credette nel Signore con tutta la sua famiglia, e molti de' Corinti, udendo credevano, ed eran battezzati.
9 E il Signore, di notte in visione, disse a Paolo: «Non temere, ma parla e non tacere;
10 perché io son teco, e nessuno giungerà a farti del male: io ho un gran popolo in questa città».
11 Così Paolo si fermò a Corinto un anno e sei mesi, insegnando a tutti la parola di Dio.
12 Essendo poi Gallione proconsole dell'Acaia, i Giudei tutti d'accordo insorsero contro Paolo, e lo menarono al tribunale,
13 dicendo: «Costui persuade la gente a rendere a Dio un culto contrario alla legge».