Atti degli apostoli

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[...]   Sì, in que' giorni, su' miei servi e sulle mie serve, spanderò dello Spirito mio, e profeteranno.   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 2, versetto 18

Capitolo 26, versetti 22-29

22 Ma, confortato dall'aiuto di Dio, l'ho durata sino ad oggi, rendendo la mia testimonianza davanti a piccoli e a grandi, senz'aggiungere nulla a quello che i Profeti e Mosè, han detto dover succedere:
23 che il Cristo patirebbe, e che, essendo lui il primo a risuscitare da' morti, annunzierebbe la luce al suo popolo e a' Gentili».
24 Mentre Paolo così parlava in sua difesa, Festo esclamò ad alta voce: «Paolo, tu farnetichi; la molta dottrina ti fa dare in pazzia».
25 Ma Paolo rispose: «Io non farnetico, eccellentissimo Festo; le mie parole son di verità e di buon senno.
26 Il re conosce queste cose, e io gliene parlo francamente, persuaso che nulla ignora di tutto questo; poiché non son cose fatte di nascosto.
27 Re Agrippa, credi tu ai Profeti? Io so che ci credi».
28 E Agrippa, disse a Paolo: «Poco manca che tu non mi fai diventar cristiano!».
29 E Paolo: «Manchi poco o molto, desidero da Dio che non solo tu, ma quanti oggi mi ascoltano, diventiate tali quale son io, salvo queste catene».