Atti degli apostoli

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[...]   L'uomo in cui s'era operato il miracolo della guarigione, aveva più di quarant'anni.   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 4, versetto 22

Capitolo 26, versetto 26 - Capitolo 27, versetto 6

26 Il re conosce queste cose, e io gliene parlo francamente, persuaso che nulla ignora di tutto questo; poiché non son cose fatte di nascosto.
27 Re Agrippa, credi tu ai Profeti? Io so che ci credi».
28 E Agrippa, disse a Paolo: «Poco manca che tu non mi fai diventar cristiano!».
29 E Paolo: «Manchi poco o molto, desidero da Dio che non solo tu, ma quanti oggi mi ascoltano, diventiate tali quale son io, salvo queste catene».
30 Allora il re, il governatore, Berenice, con tutto il loro seguito, si alzarono;
31 e, ritiratisi in disparte, dicevano tra loro: «Quest'uomo non ha fatto nulla che meriti morte o prigione».
32 E Agrippa disse a Festo: «Quest'uomo poteva esser messo in libertà, se non si fosse appellato a Cesare».
Capitolo 27
A Roma: 4º viaggio. Paolo prigioniero verso Roma. Anno 59 d.C. (o 60 d.C.).
In viaggio verso l'Italia.
1 - Quando dunque fu determinato di far vela per l'Italia, Paolo e cert'altri prigionieri furon consegnati a un centurione, di nome Giulio, della coorte Augusta.
2 E, saliti sopra una nave di Adramitto che doveva costeggiare i porti dell'Asia, salpammo, avendo con noi Aristarco, macedone di Tessalonica.
3 Il giorno seguente arrivammo a Sidone; e Giulio, che trattava Paolo con benevolenza, gli permise di andare da' suoi amici a ristorarsi.
4 Poi, partiti di là, navigammo sotto Cipro, perché i vènti eran contrari;
5 e, traversato il mare di Cilicia e Panfilia, arrivammo a Mira di Licia.
6 Qui il centurione, trovata una nave alessandrina che faceva rotta per l'Italia, ci trasferì in essa.