Atti degli apostoli

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[...]   E ancora dice in altro luogo: "Non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione".   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 13, versetto 35

Capitolo 27, versetti 13-21

13 Soffiando poi l'australe, credettero d'esser al loro proposito, quindi, tolte le ancore, costeggiavano Creta più da vicino.
Fiera tempesta.
14 Ma poco dopo si rovesciò su essa un vento tifonico, che si chiama Euro-Aquilone;
15 e siccome la nave era portata via, non potendo resistere al vento, noi la lasciammo andare, trascinati con essa.
16 Così, correndo sotto un'isola chiamata Cauda, riuscimmo con gran difficoltà ad assicurarci della scialuppa.
17 Tiratala su, misero in opera i ripari, ricingendo la nave, e, per timore di finir sulla Sirte, ammainarono le vele lasciandosi trasportare.
18 In tal modo, trovandoci fieramente sbattuti dalla tempesta, il giorno appresso cominciarono a far getto del carico;
19 e il terzo giorno, con le lor proprie mani buttarono a mare gli attrezzi della nave.
20 Più giorni passarono senza veder né sole né stelle; la tempesta infuriava su noi; già perduta era ogni speranza di salvarci.
21 E poiché si stava da un pezzo senza prender cibo, Paolo, ritto in mezzo a quelli, disse: «Uomini, bisognava darmi ascolto, e non partire da Creta; vi sareste risparmiati questo strapazzo e questo danno.