Atti degli apostoli

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[...]   E adesso vi dico: - Non vi occupate di questi uomini, e lasciateli andare; perché se il fatto loro è opera di uomo, cadrà da sé.   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 5, versetto 38

Capitolo 27, versetti 21-29

21 E poiché si stava da un pezzo senza prender cibo, Paolo, ritto in mezzo a quelli, disse: «Uomini, bisognava darmi ascolto, e non partire da Creta; vi sareste risparmiati questo strapazzo e questo danno.
22 Ma ora vi conforto a star di buon animo, giacchè nessuno di voi perirà, e solo la nave andrà perduta.
23 Mi è apparso proprio questa notte un angelo di quel Dio, di cui io sono e a cui servo,
24 dicendomi: - Paolo, non temere; tu devi comparire dinanzi a Cesare; ed ecco, Dio t'ha fatto dono di tutti quelli che navigano con te.-
25 Perciò, uomini, fatevi animo, perché ho fede in Dio che avverrà così, come m'è stato detto.
26 Or ci bisogna d'esser gettati su una qualche isola».
Naufragio.
27 Eravamo alla quattordicesima notte, sbattuti per l'Adriatico, quando verso la mezzanotte i marinai credettero d'esser vicini a qualche terra.
28 Calato lo scandaglio, trovarono venti braccia; e più in là, trovarono quindici braccia.
29 Temendo allora di dar negli scogli, gettarono da poppa quattro ancore, e sospiravano che facesse giorno.