Capitolo 27, versetti 5-9
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e, traversato il mare di Cilicia e Panfilia, arrivammo a Mira di Licia.
6
Qui il centurione, trovata una nave alessandrina che faceva rotta per l'Italia, ci trasferì in essa.
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E dopo aver navigato lentamente per molti giorni, arrivammo con pena dirimpetto a Gnido, trattenuti dal vento, ci accostammo a Creta, dalla parte di Salmone;
8
e costeggiando con gran difficoltà, venimmo a un certo luogo, chiamato Beiporti, vicino a cui era la città di Talassa.
9
Passato così molto tempo, e il navigar facendosi sempre più pericoloso, perché era passato il digiuno, Paolo li ammoniva