Atti degli apostoli

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[...]   che il Cristo patirebbe, e che, essendo lui il primo a risuscitare da' morti, annunzierebbe la luce al suo popolo e a' Gentili».   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 26, versetto 23

Capitolo 28, versetti 11-18

11 Dopo tre mesi c'imbarcammo sopra una nave alessandrina, che aveva svernato nell'isola e portava l'insegna dei Càstori.
12 Arrivati a Siracusa, vi restammo tre giorni.
13 Di lì, costeggiando, arrivammo a Reggio, e il giorno dopo spirò l'Austro, e giungemmo a Pozzuoli il secondo giorno.
14 Colà, avendo trovato de' fratelli, essi ci pregarono di rimanere preso di loro sette giorni; quindi movemmo per Roma.
15 Di là i fratelli, avendone avuto notizia, ci vennero incontro sino al Foro d'Appio e alle Tre Taverne; e Paolo, quando gli ebbe veduti, ringraziò Dio e prese fiducia.
Paolo a Roma.
16 E pervenuti che fummo a Roma, a Paolo fu permesso d'abitar da sè, con un soldato che gli faceva la guardia.
17 Tre giorni dopo, Paolo convocò i principali Giudei; e, quando furon venuti, disse loro: «Fratelli, io, senza aver fatto nulla né contro il popolo né contro le consuetudini de' padri, fui preso a Gerusalemme, e dato in man de' Romani.
18 I quali dopo avermi esaminato, volevano rilasciarmi, perché nessuna colpa era in me degna di morte.