Capitolo 2, versetti 26-32
26
Perciò il mio cuor si rallegra, e la mia lingua giubila; e anche il mio corpo riposerà sperando.
27
poiché tu non lascerai l'anima mia in inferno, e non permetterai che il tuo santo vegga la corruzione!
28
Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita; tu mi ricolmerai di gioia con la tua presenza".
29
Uomini fratelli; si può ben dirvi liberamente, che il patriarca David morì e fu sepolto, tanto che la sua tomba è anche al dì d'oggi presso di noi.
30
Ma egli, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che farebbe sedere uno della sua progenie sul suo trono;
31
con tal previsione, annunziò la risurrezione di Cristo, dicendo ch'egli non sarebbe stato lasciato nella morte, e che il suo corpo non avrebbe veduto la corruzione.
32
Questo
Gesù lo ha risuscitato Iddio, e noi tutti ne siamo testimoni.