Capitolo 2, versetti 3-31
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E apparvero, distinte l'una dall'altre, delle lingue che parean di fuoco, e se ne posò una su ciascuno di loro;
La discesa dello Spirito Santo
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e tutti furon ripieni di Spirito Santo, e cominciarono a parlare in varie lingue, secondo che lo Spirito dava loro d'esprimersi.
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Or, tra' Giudei residenti a Gerusalemme, c'eran degli uomini pii di ogni nazione che sia sotto il cielo;
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e quando fu udito quel tuono, la moltitudine si radunò, e rimase confusa, perché ciascuno li udiva parlare nel proprio linguaggio.
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E si stupivano tutti, chiedendosi con meraviglia: «Oh! quelli che parlano non son essi Galilei?
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E come va che noi li udiamo parlare ciascuno nel nostro natio linguaggio?
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Noi Parti, Medi, Elamiti; della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia,
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della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia Cirenaica, peregrini Romani,
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sia Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi; noi tutti li udiamo parlare ne' nostri linguaggi delle grandezze di Dio!».
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E tutti stupivano, e si dicevano l'uno all'altro: «Che vuol dir tutto questo?».
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Altri poi, facendosene beffe, dicevano: «Son pieni di vino nuovo!».
Discorso di Pietro.
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Ma Pietro, ritto con gli undici, fe' udir la sua voce, così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate in Gerusalemme, vi sia noto questo, e gli orecchi s'aprano alle mie parole.
Gli apostoli predicano il Vangelo
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Costoro non sono già ubriachi, come voi vi pensate; siamo appena alla terza ora del giorno!
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Questo che avviene è quel che fu predetto dal profeta Joele:
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"E avverrà, dice il Signore, ch'io negli ultimi giorni spanderò del mio Spirito su ogni carne, e i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, e i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi avranno de' sogni.
18
Sì, in que' giorni, su' miei servi e sulle mie serve, spanderò dello Spirito mio, e profeteranno.
19
E farò prodigi su in cielo, e segni giù in terra, sangue e fuoco e vapor di fumo.
20
Il sole si cangerà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno grande e glorioso del Signore.
21
E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvo".
22
Uomini d'Israele, ponete mente a queste parole:
Gesù Nazareno, uomo approvato da Dio tra voi con opere potenti e prodigi e segni, che Dio ha fatto per mezzo di lui tra voi, come voi stessi ben sapete;
23
quest'uomo che, conformemente al determinato consiglio e alla prescienza di Dio, vi fu dato nelle mani, voi l'avete confitto per man d'iniqui;
24
ma Dio l'ha risuscitato, avendo rotti gli angosciosi legami del sepolcro, perché non era possibile ch'egli ne fosse ritenuto.
25
Ond'è che David dice di lui: "Sempre ho avuto il Signore davanti agli occhi; ecco, Egli sta alla mia destra, affinché io stia fermo.
26
Perciò il mio cuor si rallegra, e la mia lingua giubila; e anche il mio corpo riposerà sperando.
27
poiché tu non lascerai l'anima mia in inferno, e non permetterai che il tuo santo vegga la corruzione!
28
Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita; tu mi ricolmerai di gioia con la tua presenza".
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Uomini fratelli; si può ben dirvi liberamente, che il patriarca David morì e fu sepolto, tanto che la sua tomba è anche al dì d'oggi presso di noi.
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Ma egli, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che farebbe sedere uno della sua progenie sul suo trono;
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con tal previsione, annunziò la risurrezione di Cristo, dicendo ch'egli non sarebbe stato lasciato nella morte, e che il suo corpo non avrebbe veduto la corruzione.