Atti degli apostoli

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[...]   Uomini d'Israele, ponete mente a queste parole: Gesù Nazareno, uomo approvato da Dio tra voi con opere potenti e prodigi e segni, che Dio ha fatto per mezzo di lui tra voi, come voi stessi ben sapete;   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 2, versetto 22

Capitolo 7, versetti 38-46

38 È questi che si trovò nell'assemblea del deserto con l'angelo che gli parlava dal monte Sinai e co' padri nostri, e ricevette parole di vita per darle a noi.
39 Eppure i padri nostri rifiutarono di ubbidirgli, anzi lo rinnegarono, e, rimpiangendo in cuor loro l'Egitto,
40 dissero ad Aronne: - Facci degli dèi che ci guidino; perché di questo Mosé che ci trasse dalla terra d'Egitto, noi non sappiamo che ne sia stato. -
41 E in que' giorni fecero un vitello, offersero un sacrificio a codest'idolo, ed esultarono dell'opera che avevan fatta con le loro mani.
42 Ma Dio si rivolse da loro, e li abbandonò al culto degli idoli, come sta scritto nel libro de' profeti: "Casa d'Israele, eran forse vittime e sacrifici, che m'offrivate, durante i quarant'anni nel deserto,
43 quando vi portavate appresso la tenda di Moloc e l'astro di Remfan, idoli che vi eravate fabbricati per prostrarvici dinanzi? Perciò, io vi farò deportare al di là di Babilonia".
44 Il tabernacolo della testimonianza era co' padri nostri nel deserto, come Dio aveva ordinato parlando a Mosé, che lo facesse nella forma che gli fu data a vedere;
45 e poi che l'ebbero ricevuto, i padri nostri, guidati da Giosuè, lo introdussero qui, dopo la sottomissione de' popoli che Dio scacciò d'innanzi a loro sino a' giorni di David,
46 il quale trovò grazia presso Dio e chiese di preparare una ferma dimora al Dio di Giacobbe.