Atti degli apostoli

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[...]   Bisogna dunque che di questi uomini che sono stati con noi per tutto il tempo che il Signore Gesù è andato e venuto tra noi,   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 1, versetto 21

Capitolo 9, versetto 18 - Capitolo 11, versetto 29

18 E in quell'istante caddero dagli occhi di Saulo come delle scaglie, e ricuperò la vista; e, alzatosi, fu battezzato;
19 e, dopo aver preso del cibo, ripigliò le forze. E stette alcuni giorni co' discepoli ch'erano a Damasco.
Predicazione di Saulo.
20 E subito si pose a predicar Gesù nelle sinagoghe, esser quello il Figlio di Dio.
21 E quanti l'udivano, eran pieni di stupore, e dicevano: «Non è costui quello che a Gerusalemme perseguitava gl'invocanti il sacro nome, ed era venuto qua per menarli incatenati ai capi dei sacerdoti?».
22 Ma Saulo, con forza sempre crescente, confondeva i Giudei che abitavano in Damasco, dimostrando che quello è il Cristo.
23 Passati che furono molti giorni, i Giudei si misero tutti insieme per ucciderlo;
24 ma la cosa venne a notizia di Saulo. Essi, giorno e notte, facevan la guardia alle porte, per ucciderlo;
25 ma i discepoli, nel buio, per un muro lo calaron giù in una cesta.
26 E, tornato a Gerusalemme, cercava d'unirsi con i discepoli; ma tutti lo temevano, non potendo credere che fosse un discepolo.
27 Allora Barnaba lo prese con sé, lo menò dagli apostoli, e raccontò loro come lungo la via avesse visto il Signore, come il Signore gli avesse parlato, e come in Damasco egli avesse liberamente predicato nel nome di
Gesù.
28 E andava e veniva con loro in Gerusalemme, e predicava coraggiosamente nel nome del Signore.
29 S'intratteneva puranco e discuteva con gli Ellenisti; ma questi cercavano d'ucciderlo.
30 I fratelli però, risaputolo, lo condussero a Cesarea, e quindi a Tarso.
31 Così la Chiesa per tutta la Giudea e la Galilea e la Samaria aveva pace, s'edificava e camminava nel timor del Signore, ed era ricolma della consolazione dello Spirito Santo.
Due miracoli di Pietro.
32 Or avvenne che Pietro, visitandoli tutti, giunse anche a' santi che abitavano in Lidda.
33 E lì trovò un uomo, chiamato Enea, che era paralitico e da otto anni giaceva nel suo lettuccio.
34 E Pietro gli disse: «Enea, il Signore Gesù Cristo ti risana; alzati, e rifatti il letto!». E quello subito si alzò.
35 E tutti gli abitanti di Lidda e della campagna di Saron lo videro e si convertirono al Signore.
36 C'era poi nella terra di Joppe una cara discepola, chiamata Tabita, che tradotto significa Dorcade. Ella abbondava in buone opere e faceva molte limosine.
37 E avvenne, proprio in que' giorni, ch'ella ammalò e morì. E, dopo che l'ebbero lavata, la posero nella sala del pian di sopra.
38 E siccome Lidda era vicina a Joppe, i discepoli, udito che Pietro era lì,gli mandarono due uomini a pregarlo: «Non t'incresca venir sino a noi!».
39 Pietro si levò, e andò con essi; e, come fu giunto, lo menarono nella sala di sopra; e tutte le vedove gli furono attorno, piangendo, mostrandogli le vesti e i mantelli d'ogni genere che Dorcade faceva per esse.
40 Allora Pietro, fatti uscir tutti fuori, si mise in ginocchio e pregò: poi, rivoltosi alla morta, disse: «Tabita, alzati!». Ed ella aprì gli occhi; e, visto Pietro, si drizzò a sedere.
41 Poi, datale una mano, la fece alzare; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò viva.
42 Si seppe il fatto per tutta Joppe; e molti credettero nel Signore.
43 E Pietro si fermò parecchi giorni in Joppe, in casa di un certo Simone, coiaio.
Capitolo 10
A Roma: Caligola. Anni 37 - 40 d.C.
Il centurione Cornelio.
1 - E in Cesarea v'era un uomo, di nome Cornelio, centurione della coorte detta l'Italica;
2 pio e timorato di Dio, come tutta la sua famiglia, egli faceva molte limosine a' poveri e molte orazioni a Dio.
3 Egli ebbe una visione in sull'ora nona del giorno: chiaramente vide un angelo di Dio, che entrò da lui e gli disse: «Cornelio».
4 Ed egli, mirandolo fiso, tutto spaventato esclamò: «Che è, Signore?». E l'angelo disse: «Le tue preghiere e le tue limosine son salite a Dio, che se n'è ricordato.
5 Su, manda qualcuno a Joppe, e fa' chiamare un certo Simone, soprannominato Pietro;
6 egli dimora con un tal Simone, coiaio, che ha la casa presso il mare: egli ti dirà ciò che devi fare».
7 E come l'angelo che gli parlava se ne fu partito, Cornelio chiamò due de' suoi domestici e un soldato timorato di Dio, di quelli sottoposti a lui,
8 e, raccontata loro ogni cosa, li mandò a Joppe.
9 Il giorno seguente, mentre quelli erano in viaggio e s'avvicinavano alla città, Pietro salì sul terrazzo della casa, verso l'ora sesta, per pregare.
10 E sentendo fame, desiderava di prender cibo; e, mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi;
11 e vide il cielo aperto e scenderne un oggetto simile a un gran lenzuolo, il quale tenuto per le quattro estremità, s'abbassava verso terra;
12 e dentro c'era ogni sorta di quadrupedi, rettili della terra e uccelli dell'aria.
13 E una voce gli disse: «Su, Pietro, uccidi e mangia!».
14 Ma Pietro rispose: «Non sia mai, Signore; io non ho mai mangiato nulla di profano e d'impuro».
15 E la voce disse ancora: «Quel che Dio ha purificato, tu non lo chiamar profano».
16 Questi seguì sino a tre volte, e, subito quell'oggetto fu ritirato in cielo.
17 Or mentre Pietro stava incerto tra sé sul significato della visione avuta ecco gli uomini mandati da Cornelio, i quali, informatisi della casa di Simone, si presentarono alla porta.
18 E data la voce, domandarono se un Simone, soprannominato Pietro, abitasse lì.
19 E in quel che Pietro stava ripensando alla visione, lo spirito gli disse: «Ecco tre uomini che cercano di te.
20 Lèvati, dunque, scendi e va' con essi senza incertezze, perché li ho mandati io».
21 E Pietro, sceso a quegli uomini, disse: «Eccomi, son io quello che cercate; qual è la cagione per cui siete venuti?».
22 Gli risposero: «Cornelio centurione, uomo giusto e timorato di Dio, bene accetto a tutto il popolo de' Giudei, ha avuto ordine dall'angelo santo di farti chiamare a casa sua, per udire da te delle cose».
23 Allora, fattili entrare, li ospitò; e la mattina, levatosi, partì con loro, accompagnato da alcuni dei fratelli che erano in Joppe.
24 Il giorno appresso entrarono in Cesarea. Cornelio li aspettava in casa co' suoi parenti e i più intimi amici;
25 e, come Pietro entrava, gli andò incontro, e, cadutogli a' piedi, lo adorò.
S. Pietro nella casa di Cornelio
26 Ma Pietro lo alzò dicendo: «Lèvati, sono un uomo anch'io!».
27 Poi, discorrendo con lui, entrò là dov'erano i molti radunati;
28 disse loro: «Voi sapete che non si conviene a un Giudeo l'unirsi o accostarsi a uno straniero; ma Dio m'ha insegnato a non chiamar profano o impuro alcun uomo.
29 Perciò chiamato, venni senza esitanza. Ora domando: - Per qual motivo m'avete mandato a chiamare? -».
30 Cornelio rispose: «Oggi son quattro giorni appunto, all'ora nona, io me ne stavo pregando in casa, quand'ecco mi comparve davanti un personaggio vestito di bianco che mi disse:
31 - Cornelio, la tua preghiera è stata esaudita, e le tue limosine sono state ricordate al cospetto di Dio;
32 manda, dunque, a Joppe, a chiamar Simone, soprannominato Pietro; egli trovasi in casa di Simon coiaio, presso al mare. -
33 E subito mandai da te; e tu hai fatto bene a venire. Or tutti siamo davanti a te, per udir quello che il Signore t'ha ordinato».
34 Allora Pietro cominciò a parlare, e disse: «È proprio vero che Dio non fa distinzione di persone;
35 ma che, tra qualunque gente, chi lo teme e pratica la giustizia gli è caro e accetto.
36 Egli inviò la sua parola a' figli d'Israele, evangelizzando la pace per Gesù Cristo: costui è il Signore di tutti.
37 Voi sapete che la parola è venuta per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni;
38 sapete che Dio unse di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale visse facendo il bene e risanando tutti gli oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui.
39 E noi siamo testimoni di tutto quello che egli ha fatto nel paese de' Giudei e in Gerusalemme; ed essi l'hanno ucciso, appendendolo a un legno.
40 Ma Dio l'ha risuscitato il terzo giorno, e ha fatto sì che si rendesse visibile,
41 non a tutto il popolo, ma a' testimoni preordinati da Dio: a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione da' morti.
42 E ci ha comandato di predicare al popolo e di attestare ch'egli è da Dio costituito giudice de' vivi e de' morti.
43 Di lui testificano tutti i profeti, quando dicono che, chiunque crede in lui, riceve per il suo nome la remissione de' peccati».
44 E Pietro non aveva ancor finito di parlare, che lo Spirito Santo discese sopra tutti quelli che ascoltavano il discorso.
45 E tutti i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, furon pieni di stupore, vedendo il dono dello Spirito Santo concesso anche a' Gentili;
46 perché li udivano parlare in altre lingue e magnificare Dio.
47 Allora Pietro riprese a dire: «E si può mai proibir l'acqua, sì che non siano battezzati questi che han ricevuto lo Spirito Santo come noi?».
48 E comandò fossero battezzati nel nome del Signore Gesù Cristo. Essi poi lo pregarono di restar qualche giorno con loro.
Capitolo 11
Pietro dà conto dell'operato suo.
1 - Gli apostoli e i fratelli che erano per la Giudea, udirono che i Gentili avevano anch'essi ricevuto la parola di Dio.
2 E quando Pietro fu di ritorno a Gerusalemme, i convertiti dalla circoncisione cominciarono a quistionar con lui,
3 dicendo: «Come mai sei entrato in casa d'uomini incirconcisi, e hai mangiato con loro?».
4 E Pietro si fece ad esporre le cose per ordine, dicendo:
5 «Io ero nella città di Joppe, e stavo pregando, allorchè, rapito in estasi, ebbi una visione: vidi un oggetto simile a un gran lenzuolo, che, tenuto per le quattro estremità, scendeva giù dal cielo e veniva fino a me;
6 io, guardandolo attentamente, ci vidi quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli dell'aria;
7 e udii anche una voce che mi diceva: - Su, Pietro, uccidi e mangia! -
8 Ma io risposi: - Non sia mai, Signore; nulla di profano o d'immondo è mai entrato nella mia bocca. -
9 E di nuovo la voce ammonì dal cielo: - Quel che Dio ha purificato, tu non chiamar profano. -
10 Ciò avvenne sino a tre volte; poi ogni cosa fu ritirata novamente in cielo.
11 Ed ecco che in quell'istante tre uomini, mandatimi da Cesarea, si presentarono alla casa dov'io ero.
12 E lo Spirito mi disse d'andar con loro senza esitare. Con me vennero anche questi sei fratelli, ed entrammo in casa di quell'uomo.
13 Egli ci raccontò d'aver visto là presentarglisi un angelo a dirgli: - Manda a Joppe, e fa' chiamar Simone, soprannominato Pietro,
14 il quale ti dirà delle cose a salvezza tua e di tutta la tua casa. -
15 Or com'io avevo cominciato a parlare, lo Spirito Santo discese su loro, come da principio su noi.
16 Allora mi ricordai della parola del Signore: - Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo spirito Santo. -
17 Se dunque Dio ha concesso a loro lo stesso dono che ha concesso a noi ch'abbiam creduto nel Signor Gesù Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio?».
18 Udito ciò, si quietarono; e glorificarono Dio, dicendo: «Dunque, Dio ha concesso anche a' Gentili la penitenza che mena alla vita!».
Il nome di Cristiani.
19 Intanto, quelli ch'erano stati dispersi dalla persecuzione succeduta al martirio di Stefano, andarono insino alla Fenicia e in Cipro e in Antiochia, non annunziando la parola che a' soli Giudei.
20 Ma alcuni di loro, uomini Ciprioti e Cirenei, venuti in Antiochia, cominciarono a parlare anche a' Greci, annunziando loro il Signore Gesù.
21 E la mano del Signore era con loro; e gran numero di gente, avendo creduto, si convertì al Signore.
22 La notizia del fatto giunse agli orecchi della Chiesa ch'era in Gerusalemme, e mandarono Barnaba sino ad Antiochia.
23 Giunto che vi fu, e veduta la grazia di Dio, si rallegrò, e prese a esortar tutti, di rimaner fedeli al Signore con cuore risoluto;
24 ben era egli uomo di bontà, pieno di Spirito Santo e di fede. E nuova grande moltitudine fu aggiunta al Signore.
25 Poi Barnaba si recò a Tarso a cercarvi Saulo; e, trovatolo, lo menò ad Antiochia.
26 E per un anno intero rimasero insieme in quella Chiesa, e istruirono gran moltitudine; tanto che in Antiochia, per la prima volta i discepoli furon chiamati Cristiani.
Carità premurosa de' Cristiani.
27 In que' giorni scesero de' profeti da Gerusalemme ad Antiochia;
28 e un di loro, chiamato Agabo, si levò, e, per virtù dello Spirito, predisse la gran fame che ci sarebbe stata per tutta la terra; e difatti ci fu, sotto Claudio.
29 I discepoli allora, ognuno secondo le sue facoltà, determinarono di mandare un soccorso a' fratelli che abitavano in Giudea;