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sino al giorno che fu assunto, dopo aver dato per mezzo dello Spirito Santo i suoi ordini agli apostoli che aveva eletti.
Egli era de' nostri, egli aveva ricevuto la sorte dello stesso nostro ministero.
Sì, in que' giorni, su' miei servi e sulle mie serve, spanderò dello Spirito mio, e profeteranno.
Esaltato Egli dunque alla destra di Dio, e ricevuta dal Padre la promessa dello Spirito Santo, ha diffuso quel che voi vedete e udite.
sino a che io non ponga i tuoi nemici sgabello a' tuoi piedi". -
E Pietro a loro: «Pentitevi e ciascun di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, a remissione de' vostri peccati; poi riceverete il dono dello spirito Santo.
Ed erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna, nello spezzare il pane e nelle preghiere.
E quello li guardava attentamente, aspettando di ricevere da essi qualche cosa.
Ma Pietro disse: «Non ho né argento né oro; ma quello che ho, te lo dò: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, àlzati e cammina». S. Pietro e S. Giovanni alla Porta Bella
E siccome lo conoscevano per quello che sedeva alla Porta Bella del tempio a chieder limosina, erano stupefatti e fuor di sé per quel che gli era avvenuto.
E in que' giorni fecero un vitello, offersero un sacrificio a codest'idolo, ed esultarono dell'opera che avevan fatta con le loro mani.
Ma fu Salomone quello che gli edificò una casa.
- Mio trono è il cielo: e la terra è sgabello a' miei piedi. Qual casa mi edificherete voi? dice il Signore, o, qual sarà il luogo del mio riposo?
Quello gli rispose: «Come posso capirlo se nessuno me lo spiega?». E pregò Filippo che salisse su e si mettesse a sedere vicino a lui.
Il passo della Scrittura che leggeva, era questo: «Lo han menato al macello come una pecora; e come un agnello muto dinanzi a colui che lo tosa, così egli non ha aperto la bocca.
Allora fece fermare il carro; discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco, e quello lo battezzò.
E il Signore a lui: «Lèvati, entra in città, dove ti sarà detto quello che devi fare». Anche i compagni di viaggio erano stupefatti udendo la voce, ma non vedevano alcuno.
E Anania andò, ed entrò in quella casa; e imponendo le mani a Saulo, disse: «Fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparso nella via per cui venivi, mi ha mandato, affinché tu vegga e sii ripieno di Spirito Santo».
E subito si pose a predicar Gesù nelle sinagoghe, esser quello il Figlio di Dio.
E quanti l'udivano, eran pieni di stupore, e dicevano: «Non è costui quello che a Gerusalemme perseguitava gl'invocanti il sacro nome, ed era venuto qua per menarli incatenati ai capi dei sacerdoti?».
Ma Saulo, con forza sempre crescente, confondeva i Giudei che abitavano in Damasco, dimostrando che quello è il Cristo.
Così la Chiesa per tutta la Giudea e la Galilea e la Samaria aveva pace, s'edificava e camminava nel timor del Signore, ed era ricolma della consolazione dello Spirito Santo.
E Pietro gli disse: «Enea, il Signore Gesù Cristo ti risana; alzati, e rifatti il letto!». E quello subito si alzò.
E Pietro, sceso a quegli uomini, disse: «Eccomi, son io quello che cercate; qual è la cagione per cui siete venuti?».
E subito mandai da te; e tu hai fatto bene a venire. Or tutti siamo davanti a te, per udir quello che il Signore t'ha ordinato».
E noi siamo testimoni di tutto quello che egli ha fatto nel paese de' Giudei e in Gerusalemme; ed essi l'hanno ucciso, appendendolo a un legno.
E tutti i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, furon pieni di stupore, vedendo il dono dello Spirito Santo concesso anche a' Gentili;
e un di loro, chiamato Agabo, si levò, e, per virtù dello Spirito, predisse la gran fame che ci sarebbe stata per tutta la terra; e difatti ci fu, sotto Claudio.
Fece morir di spada Giacomo, fratello di Giovanni.
E l'angelo gli disse: «Mettiti la cintura e lègati i sandali!». E quello così fece. E gli disse: «Avvolgiti nel mantello e seguimi».
Quello uscì, e lo seguì non comprendendo che fosse realtà ciò che si faceva dall'angelo: invece credeva fosse un sogno.
Egli era irritato contro que' di Tiro e di Sidone; i quali di comune consenso si presentarono a lui, e, guadagnatosi Blasto ciambellano del re, chiesero un accomodamento, perché il loro paese traeva i viveri da quello di lui.
- Nella Chiesa d'Antiochia vi eran dei profeti e de' dottori: Barnaba, Simone chiamato il Nero, Lucio di Cirene, Manaen, fratello di latte di Erode il tetrarca, e Saulo.
e, presso a compiere la missione della sua vita, Giovanni diceva: - Chi credete io sia? Non son io quello; ma, ecco, vien dopo di me uno, del quale io non son degno di sciogliere dai piedi i calzari. -
Ma quello cui Dio risuscitò, non ha visto la corruzione.
Badate ora che non venga su voi quello che è scritto ne' profeti:
Tanto è vero, che passando e vedendo i vostri simulacri, ho trovato perfino un altare con questa iscrizione: "Al Dio ignoto". Or quello che voi onorate senza conoscerlo, quello io annunzio a voi.
e siccome era dello stesso mestiere, andò a stare e a lavorare con loro: facevano il mestiere di fabbricanti di tende.
Egli li raccolse tutti, uniti con gli altri dello stesso mestiere e disse loro: «Amici, voi sapete che di questa nostra arte noi viviamo;
Di lì fatta vela, il giorno seguente arrivammo all'altezza di Chio, e quello di poi prendemmo terra a Samo, e nell'altro giorno eravamo a Mileto;
Vi rimanemmo sette giorni, avendo là trovati dei discepoli; i quali in virtù dello Spirito dicevano a Paolo di non salire a Gerusalemme.
Ed essi, uditele, glorificavano Dio. Poi dissero: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei si son convertiti alla fede; ma tutti sono zelanti della legge.
Stando per entrare in fortezza, Paolo chiese al tribuno: «Mi è permesso dirti alcunchè?». E quello rispose: «Sai il greco?
venne da me, e standomi accanto, mi disse: - Saulo fratello, che tu riabbia la vista! - E in quell'istante stesso lo vidi.
Egli sperava nello stesso tempo che Paolo gli avrebbe dato del denaro; perciò lo mandava spesso a chiamare per discorrere con lui.
Dato ch'io sia colpevole e abbia fatto cosa degna di morte, non ricuso di morire; ma se nelle accuse di costoro non c'è nulla di vero, nessuno mi può donare ad essi. Mi appello a Cesare!».
E Agrippa disse a Festo: «Vorrei udirlo anch'io codest'uomo». Quello rispose: «Domani l'udrai».
Ma, confortato dall'aiuto di Dio, l'ho durata sino ad oggi, rendendo la mia testimonianza davanti a piccoli e a grandi, senz'aggiungere nulla a quello che i Profeti e Mosè, han detto dover succedere:
Ma, siccome i marinai meditavano fuggir dalla nave, e avevan messo in mare un battello col pretesto di stendere le ancore, dalla prua,
Allora i soldati tagliarono le funi del battello, e lo lasciarono cadere.
perciò vi esorto a prender cibo per la vostra salvezza; del resto nessun di voi perderà neppur un capello del capo».
Mientras estaba comiendo con ellos, les mandó que no se ausentasen de Jerusalén, sino que aguardasen la Promesa del Padre, «que oísteis de mí:
Y dicho esto, fue levantado en presencia de ellos, y una nube le ocultó a sus ojos.
Estando ellos mirando fijamente al cielo mientras se iba, se les aparecieron dos hombres vestidos de blanco
Todos ellos perseveraban en la oración, con un mismo espíritu en compañía de algunas mujeres, de María, la madre de Jesús, y de sus hermanos.
Uno de aquellos días Pedro se puso en pie en medio de los hermanos -el número de los reunidos era de unos ciento veinte- y les dijo:
a partir del bautismo de Juan hasta el día en que nos fue llevado, uno de ellos sea constituido testigo con nosotros de su resurrección.»
Se les aparecieron unas lenguas como de fuego que se repartieron y se posaron sobre cada uno de ellos
El les miraba con fijeza esperando recibir algo de ellos.
y de un salto se puso en pie y andaba. Entró con ellos en el Templo andando, saltando y alabando a Dios.
Como él no soltaba a Pedro y a Juan, todo el pueblo, presa de estupor, corrió donde ellos al pórtico llamado de Salomón.
y matasteis al Jefe que lleva a la Vida. Pero Dios le resucitó de entre los muertos, y nosotros somos testigos de ello.
y al mismo tiempo veían de pie, junto a ellos, al hombre que había sido curado
Les mandaron salir fuera del Sanedrín y deliberaban entre ellos.
Decían: «¿Qué haremos con estos hombres? Es evidente para todos los habitantes de Jerusalén, que ellos han realizado una señal manifiesta, y no podemos negarlo.
Ellos, después de haberles amenazado de nuevo, les soltaron, no hallando manera de castigarles, a causa del pueblo, porque todos glorificaban a Dios por lo que había occurrido,
Al oírlo, todos a una elevaron su voz a Dios y dijeron: «Señor, tú que hiciste el cielo y la tierra, el mar y todo lo que hay en ellos,
La multitud de los creyentes no tenía sino un solo corazón y una sola alma. Nadie llamaba suyos a sus bienes, sino que todo era en común entre ellos.
No había entre ellos ningún necesitado, porque todos los que poseían campos o casas los vendían, traían el importe de la venta,
pero nadie de los otros se atrevía a juntarse a ellos, aunque el pueblo hablaba de ellos con elogio.
Hasta tal punto que incluso sacaban los enfermos a las plazas y los colocaban en lechos y camillas, para que, al pasar Pedro, siquiera su sombra cubriese a alguno de ellos.
Cuando oyeron esto, tanto el jefe de la guardia del Templo como los sumos sacerdotes se preguntaban perplejos qué podía significar aquello.
Ellos, al oír esto, se consumían de rabia y trataban de matarlos.
Entonces un fariseo llamado Gamaliel, doctor de la ley, con prestigio ante todo el pueblo, se levantó en el Sanedrín. Mandó que se hiciera salir un momento a aquellos hombres,
Ellos marcharon de la presencia del Sanedrín contentos por haber sido considerados dignos de sufrir ultrajes por el Nombre.
Por aquellos días, al multiplicarse los discípulos, hubo quejas de los helenistas contra los hebreos, porque sus viudas eran desatendidas en la asistencia cotidiana.
Y al ver que uno de ellos era maltratado, tomó su defensa y vengó al oprimido matando al egipcio.
E hicieron aquellos días un becerro y ofrecieron un sacrificio al ídolo e hicieron una fiesta a las obras de sus manos.
Entonces Dios se apartó de ellos y los entregó al culto del ejército del cielo, como está escrito en el libro de los Profetas: = ¿Es que me ofrecisteis víctimas y sacrificios durante cuarenta años en el desierto, casa de Israel? =
¿A qué profeta no persiguieron vuestros padres? Ellos mataron a los que anunciaban de antemano la venida del Justo, de aquel a quien vosotros ahora habéis traicionado y asesinado
Estos bajaron y oraron por ellos para que recibieran el Espíritu Santo
pues todavía no había descendido sobre ninguno de ellos
Ellos, después de haber dado testimonio y haber predicado la Palabra del Señor, se volvieron a Jerusalén evangelizando muchos pueblos samaritanos.
Andaba con ellos por Jerusalén, predicando valientemente en el nombre del Señor.
Por aquellos días enfermó y murió. La lavaron y la pusieron en la estancia superior.
Pedro partió inmediatamente con ellos. Así que llegó le hicieron subir a la estancia superior y se le presentaron todas las viudas llorando y mostrando las túnicas y los mantos que Dorcás hacía mientras estuvo con ellas.
Al día siguiente, mientras ellos iban de camino y se acercaban a la ciudad, subió Pedro al terrado, sobre la hora sexta, para hacer oración.
Baja, pues, al momento y vete con ellos sin vacilar, pues yo los he enviado.»
Pedro bajó donde ellos y les dijo: «Yo soy el que buscáis
Ellos respondieron: «El centurión Cornelio, hombre justo y temeroso de Dios, reconocido como tal por el testimonio de toda la nación judía, ha recibido de un ángel santo el aviso de hacerte venir a su casa y de escuchar lo que tú digas.»
Entonces les invitó a entrar y les dio hospedaje. Al día siguiente se levantó y se fue con ellos
diciéndole: «Has entrado en casa de incircuncisos y has comido con ellos.»
El Espíritu me dijo que fuera con ellos sin dudar. Fueron también conmigo estos seis hermanos, y entramos en la casa de aquel hombre.
«Había empezado yo a hablar cuando cayó sobre ellos el Espíritu Santo, como al principio había caído sobre nosotros.
Pero había entre ellos algunos chipriotas y cirenenses que, venidos a Antioquía, hablaban también a los griegos y les anunciaban la Buena Nueva del Señor Jesús.
La mano del Señor estaba con ellos, y un crecido número recibió la fe y se convirtió al Señor.
Por aquellos días bajaron unos profetas de Jerusalén a Antioquía.
Uno de ellos, llamado Agabo, movido por el Espíritu, se levantó y profetizó que vendría una gran hambre sobre toda la tierrra, la que hubo en tiempo de Claudio.
Ellos le dijeron: «Estás loca.» Pero ella continuaba afirmando que era verdad. Entonces ellos dijeron: «Será su ángel.»
Ellos, pues, enviados por el Espíritu Santo, bajaron a Seleucia y de allí navegaron hasta Chipre.
Pablo y sus compañeros se hicieron a la mar en Pafos y llegaron a Perge de Panfilia. Pero Juan se separó de ellos y se volvió a Jerusalén,
mientras que ellos, partiendo de Perge, llegaron a Antioquía de Pisidia. El sábado entraron en la sinagoga y tomaron asiento.
Estos sacudieron contra ellos el polvo de sus pies y se fueron a Iconio.
«Amigos, ¿por qué hacéis esto? Nosotros somos también hombres, de igual condición que vosotros, que os predicamos que abandonéis estas cosas vanas y os volváis al Dios vivo que hizo el cielo, la tierra, el mar y cuanto en ellos hay,
A su llegada reunieron a la Iglesia y se pusieron a contar todo cuanto Dios había hecho juntamente con ellos y cómo había abierto a los gentiles la puerta de la fe.
Se produjo con esto una agitación y una discusión no pequeña de Pablo y Bernabé contra ellos
Ellos, pues, enviados por la Iglesia, atravesaron Fenicia y Samaria, contando la conversión de los gentiles y produciendo gran alegría en todos los hermanos.
Llegados a Jerusalén fueron recibidos por la Iglesia y por los apóstoles y presbíteros, y contaron cuanto Dios había hecho juntamente con ellos.
y no hizo distinción alguna entre ellos y nosotros, pues purificó sus corazones con la fe.
¿Por qué, pues, ahora tentáis a Dios queriendo poner sobre el cuello de los discípulos un yugo que ni nuestros padres ni nosotros pudimos sobrellevar?
Nosotros creemos más bien que nos salvamos por la gracia del Señor Jesús, del mismo modo que ellos.»
Toda la asamblea calló y escucharon a Bernabé y a Pablo contar todas las señales y prodigios que Dios había realizado por medio de ellos entre los gentiles.
Entonces decidieron los apóstoles y presbíteros, de acuerdo con toda la Iglesia, elegir de entre ellos algunos hombres y enviarles a Antioquía con Pablo y Bernabé
Ellos, después de despedirse, bajaron a Antioquía, reunieron la asamblea y entregaron la carta.
Bernabé quería llevar también con ellos a Juan, llamado Marcos.
Pablo, en cambio, pensaba que no debían llevar consigo al que se había separado de ellos en Panfilia y no les había acompañado en la obra.
Pablo quiso que se viniera con él. Le tomó y le circuncidó a causa de los judíos que había por aquellos lugares, pues todos sabían que su padre era griego.
La gente se amotinó contra ellos
Pablo, según su costumbre, se dirigió a ellos y durante tres sábados discutió con ellos basándose en las Escrituras,
Algunos de ellos se convencieron y se unieron a Pablo y Silas así como una gran multitud de los que adoraban a Dios y de griegos y no pocas de las mujeres principales.
y Jasón les ha hospedado. Además todos ellos van contra los decretos del César y afirman que hay otro rey, Jesús.»
Inmediatamente, por la noche, los hermanos enviaron hacia Berea a Pablo y Silas. Ellos, al llegar allí, se fueron a la sinagoga de los judíos.
Creyeron, pues, muchos de ellos y, entre los griegos, mujeres distinguidas y no pocos hombres.
Así salió Pablo de en medio de ellos.
Pero algunos hombres se adhirieron a él y creyeron, entre ellos Dionisio Areopagita, una mujer llamada Damaris y algunos otros con ellos.
y como era del mismo oficio, se quedó a vivir y a trabajar con ellos. El oficio de ellos era fabricar tiendas.
Como ellos se opusiesen y profiriesen blasfemias, sacudió sus vestidos y les dijo: «Vuestra sangre recaiga sobre vuestra cabeza
Y permaneció allí un año y seis meses, enseñando entre ellos la Palabra de Dios.
Entonces todos ellos agarraron a Sóstenes, el jefe de la sinagoga, y se pusieron a golpearlo ante el tribunal sin que a Galión le diera esto ningún cuidado.
Arribaron a Éfeso y allí se separó de ellos. Entró en la sinagoga y se puso a discutir con los judíos.
Queriendo él pasar a Acaya, los hermanos le animaron a ello y escribieron a los discípulos para que le recibieran. Una vez allí fue de gran provecho, con el auxilio de la gracia, a los que habían creído
les preguntó: «¿Recibisteis el Espíritu Santo cuando abrazasteis la fe?» Ellos contestaron: «Pero si nosotros no hemos oído decir siquiera que exista el Espíritu Santo.»
Y, habiéndoles Pablo impuesto las manos, vino sobre ellos el Espíritu Santo y se pusieron a hablar en lenguas y a profetizar.
Pero como algunos, obstinados e incrédulos, hablaban mal del Camino ante la gente, rompió con ellos y formó grupo aparte con los discípulos
de forma que bastaba aplicar a los enfermos los pañuelos o mandiles que había usado y se alejaban de ellos las enfermedades y salían los espíritus malos.
Y arrojándose sobre ellos el hombre poseído del mal espíritu, dominó a unos y otros y pudo con ellos de forma que tuvieron que huir de aquella casa desnudos y cubiertos de heridas.
Llegaron a enterarse de esto todos los habitantes de Éfeso, tanto judíos como griegos. El temor se apoderó de todos ellos y fue glorificado el nombre del Señor Jesús.
Cuando hubo cesado el tumulto, Pablo mandó llamar a los discípulos, los animó, se despidió de ellos y salió camino de Macedonia.
Nosotros, después de los días de los Azimos, nos embarcamos en Filipos y al cabo de cinco días nos unimos a ellos en Tróada donde pasamos siete días.
El primer día de la semana, estando nosotros reunidos para la fracción del pan, Pablo, que debía marchar al día siguiente, conversaba con ellos y alargó la charla hasta la media noche.
Dicho esto se puso de rodillas y oro con todos ellos.
Rompieron entonces todos a llorar y arrojándose al cuello de Pablo, le besaban,
Despidiéndonos de ellos nos hicimos a la mar y navegamos derechamente hasta llegar a Cos
Habiendo encontrado a los discípulos nos quedamos allí siete días. Ellos, iluminados por el Espíritu, decían a Pablo que no subiese a Jerusalén.
Cuando se nos pasaron aquellos días, salimos y nos pusimos en camino. Todos nos acompañaron con sus mujeres e hijos, hasta las afueras de la ciudad. En la playa nos pusimos de rodillas y oramos
Ellos, al oírle, glorificaban a Dios. Entonces le dijeron: «Ya ves, hermano, cuántos miles y miles de judíos han abrazado la fe, y todos son celosos partidarios de la Ley.
Tómalos y purifícate con ellos
Entonces Pablo tomó al día siguiente a los hombres, y habiéndose purificado con ellos, entró en el Templo para declarar el cumplimiento del plazo de los días de la purificación cuando se había de presentar la ofrenda por cada uno de ellos.
Inmediatamente tomó consigo soldados y centuriones y bajó corriendo hacia ellos
como puede atestiguármelo el Sumo Sacerdote y todo el Consejo de ancianos. De ellos recibí también cartas para los hermanos de Damasco y me puse en camino con intención de traer también encadenados a Jerusalén a todos los que allí había, para que fueran castigados.
Yo respondí: "Señor, ellos saben que yo andaba por las sinagogas encarcelando y azotando a los que creían en ti
Como el altercado iba creciendo, temió el tribuno que Pablo fuese despedazado por ellos y mandó a la tropa que bajase, que le arrancase de entre ellos y le llevase al cuartel.
Pero tú no les hagas caso, pues le preparan una celada más de cuarenta hombres de entre ellos, que se han comprometido bajo anatema a no comer ni beber hasta haberle dado muerte
a la mañana siguiente dejaron que los de caballería se fueran con él y ellos se volvieron al cuartel.
Al llegar aquéllos a Cesarea, entregaron la carta al procurador y le presentaron también a Pablo.
«En cambio te confieso que según el Camino, que ellos llaman secta, doy culto al Dios de mis padres, creo en todo lo que se encuentra en la Ley y está escrito en los Profetas
a no ser este solo grito que yo lancé estando en medio de ellos: "Yo soy juzgado hoy por vosotros a causa de la resurrección de los muertos.»
Después de pasar entre ellos no más de ocho o diez días, bajó a Cesarea y al día siguiente se sentó en el tribunal y mandó traer a Pablo.
Ellos vinieron aquí juntamente conmigo, y sin dilación me senté al día siguiente en el tribunal y mandé traer al hombre.
Ellos me conocen de mucho tiempo atrás y si quieren pueden testificar que yo he vivido como fariseo conforme a la secta más estricta de nuestra religión.
Frecuentemente recorría todas las sinagogas y a fuerza de castigos les obligaba a blasfemar y, rebosando furor contra ellos, los perseguía hasta en las ciudades extranjeras.
El rey, el procurador, Berenice y los que con ellos estaban sentados se levantaron,
Al otro día arribamos a Sidón. Julio se portó humanamente con Pablo y le permitió ir a ver a sus amigos y ser atendido por ellos.
Ellos estaban esperando que se hincharía o que caería muerto de repente
Encontramos allí hermanos y tuvimos el consuelo de permanecer con ellos siete días. Y así llegamos a Roma.
Ellos le respondieron: «Nosotros no hemos recibido de Judea ninguna carta que nos hable de ti, ni ninguno de los hermanos llegados aquí nos ha referido o hablado nada malo de ti.
They continued steadfastly in the apostles’ teaching and fellowship, in the breaking of bread, and prayer.