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Ma egli, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che farebbe sedere uno della sua progenie sul suo trono;
lodando Iddio ed essendo ben visti da tutto il popolo. Il Signore poi, ogni giorno, aggiungeva al loro numero quelli ch'eran sulla via della salvazione.
E in nessun altro è salute; perché non c'è sotto il cielo alcun altro nome dato agli uomini, dal quale possiamo aspettarci d'esser salvati».
Essi han fatto quel che la tua mano e il tuo consiglio decretò si facesse.
Allora il capitano del tempio corse con le sue guardie, e li menò via, senza usar violenza perché temevano d'esser lapidati dal popolo.
E gli apostoli se n'andarono dalla presenza del Sinedrio, lieti dell'esser fatti degni di patir contumelie per il nome di Gesù.
Piacque a tutta l'adunanza una tal proposta; ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmena e Nicola, un proselita d'Antiochia.
E i patriarchi, invidiosi di Giuseppe, lo vendereno per essere menato in Egitto; ma Dio era con lui;
Costui, usando astuzie contro la nostra stirpe, trattò duramente i nostri padri, sino a comandar loro d'esporre i neonati perché non vivessero.
Il tabernacolo della testimonianza era co' padri nostri nel deserto, come Dio aveva ordinato parlando a Mosé, che lo facesse nella forma che gli fu data a vedere;
I quali, poi che furono arrivati, pregarono che tutti ricevessero lo Spirito Santo:
perché non ancora era disceso in alcun di loro, essendo stati solamente battezzati nel nome del Signore Gesù.
Quello gli rispose: «Come posso capirlo se nessuno me lo spiega?». E pregò Filippo che salisse su e si mettesse a sedere vicino a lui.
e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, affinché, trovando in quella fede uomini e donne, li potesse menare incatenati a Gerusalemme.
E subito si pose a predicar Gesù nelle sinagoghe, esser quello il Figlio di Dio.
Allora Barnaba lo prese con sé, lo menò dagli apostoli, e raccontò loro come lungo la via avesse visto il Signore, come il Signore gli avesse parlato, e come in Damasco egli avesse liberamente predicato nel nome di
Pietro si levò, e andò con essi; e, come fu giunto, lo menarono nella sala di sopra; e tutte le vedove gli furono attorno, piangendo, mostrandogli le vesti e i mantelli d'ogni genere che Dorcade faceva per esse.
Ma Dio l'ha risuscitato il terzo giorno, e ha fatto sì che si rendesse visibile,
Ma egli, fatto cenno con la mano che tacessero, raccontò loro in qual modo il Signore l'avesse liberato. Poi disse: «Fate sapere queste cose a Giacomo e a' fratelli».Poi uscì, e se n'andò altrove.
e, tolto lui, suscitò loro per re David, al quale rese questa testimonianza: - Io ho trovato David figlio di Jesse, uomo secondo il cuor mio, che farà tutti i miei voleri. -
E che l'abbia risuscitato da' morti in modo da non ritornare nella corruzione, l'ha dichiarato dicendo: "Io vi manterrò fedelmente le promesse fatte a David".
Vi sia dunque noto, fratelli, che per lui vi è annunziata la liberazione da' peccati e da tutte quelle cose, dalle quali non avete potuto esser giustificati nella legge di Mosé.
ed è proprio questo l'ordine che il Signore ci ha dato: - Io ti ho posto per esser luce delle Genti, affinché tu porti la salvezza sino agli estremi confini della terra -».
Anch'egli udì Paolo che predicava, e che fissati in lui gli occhi e vedendo che aveva fede da esser guarito,
E Barnaba chiamavano Giove, Paolo invece Mercurio, essendo egli il primo a parlare.
Essendosi acceso un contrasto non piccolo tra Paolo e Barnaba contro costoro, fu deciso che Paolo e Barnaba e alcuni dell'altra parte, salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tal quistione.
E dopo ch'ebbero discusso a lungo, Pietro, alzatosi, disse loro: «Uomini fratelli, voi già sapete che Dio, fin da' primi giorni, tra noi dispose che i Gentili udissero la parola del Vangelo per mia bocca e credessero.
Tutta la moltitudine tacque; e si diedero ad ascoltar Barnaba e Paolo, che narravano quanti miracoli e prodigi Dio avesse fatti per mezzo loro tra' Gentili.
Quelli la lessero, e si rallegrarono della gran consolazione.
Giuda e Sila, essendo anch'essi profeti, parlarono a lungo ai fratelli per consolarli e fortificarli.
ma Paolo giudicava non dovessero prendersi per compagno uno che s'era partito da essi nella Panfilia, lasciandoli soli a quell'opera.
E com'egli ebbe avuta questa visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che il Signore ci avesse chiamati là ad annunziar l'Evangelo.
e, menatili fuori, esclamò: «Signori, che devo fare per esser salvo?».
e Giasone li ha accolti in casa! Son tutti de' ribelli a' decreti di Cesare, proclamando esserci un altro re, Gesù».
Ma questi erano più arrendevoli di quelli di Tessalonica, e ricevettero premurosamente la parola, esaminando tutti i giorni le Scritture, per vedere se le cose stessero così.
e non può esser servito da mani d'uomini, quasi avesse bisogno di qualche cosa, dando egli a tutti la vita e il respiro e ogni cosa.
Egli fece che l'umana progenie, nata da un solo, si spandesse su tutta la faccia della terra; e ha determinato il tempo e i confini della loro dimora,
poiché in lui abbiam la vita, il movimento e l'essere, come anche alcuni de' vostri poeti hanno detto: - Noi siamo progenie di lui. -
Essendo dunque noi progenie di Dio, non dobbiamo credere che all'oro, o all'argento, o alla pietra scolpita ad arte e con ingegno umano sia simile la Divinità;
Essendo poi Gallione proconsole dell'Acaia, i Giudei tutti d'accordo insorsero contro Paolo, e lo menarono al tribunale,
Egli era stato istruito nella dottrina del Signore, e, fervente di spirito, parlava e insegnava con diligenza quanto concerneva Gesù, quantunque non avesse conoscenza che del battesimo di Giovanni.
Di poi, avuto l'idea di andare in Acaia, i fratelli, esortandolo, scrissero a' discepoli che lo accogliessero bene. E giunto là, fu di molto vantaggio a quelli che avevan creduto;
Allora Paolo disse: «Giovanni battezzò il popolo col battesimo di penitenza, dicendo che credessero in colui che stava per venire dopo di lui, cioè in Gesù».
Non potendosi dunque contraddire a questo, voi dovete esser tranquilli, e nulla fare irragionevolmente.
Chè, pe' fatti d'oggi, corriamo rischio d'essere accusati di sedizione, mancando ogni motivo a giustificare tanto concorso». E, detto questo licenziò l'adunanza.
E nel primo giorno della settimana, essendoci radunati per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno di poi, s'intrattenne co' discepoli e prolungò il discorso fino a mezzanotte.
poiché Paolo aveva stabilito di passar oltre Efeso, a evitare d'esser trattenuto in Asia: gli premeva, se fosse possibile, di trovarsi a Gerusalemme per il giorno della Pentecoste.
Allora Paolo prese con sé quegli uomini, e il giorno seguente, dopo essersi purificato con loro, entrò nel tempio per annunziare il compimento de' giorni della purificazione, fino a che si offrisse l'oblazione per ciascun di loro.
Essi, di fatto, avevano già visto andar con lui Trofimo d'Efeso per la città, e pensavano che Paolo l'avesse fatto entrare nel tempio.
Allora il tribuno avvicinatosi, lo fece arrestare e stringere con due catene; poi chiese chi fosse e che avesse fatto.
Qui, il sommo sacerdote Anania comandò a' più vicini che lo percuotessero sulla bocca.
E Paolo: «Fratelli, io non sapevo esser lui il sommo sacerdote; chè sta scritto: "Non oltraggiare il principe del tuo popolo"».
I Sadducei infatti dicono non esserci risurrezione, né angelo, né spirito, mentre i Farisei affermano ambedue le cose.
E si fece un gran vociare. Alcuni del partito de' Farisei si levaron su a protestare, gridando: «Noi non troviamo alcun male in quest'uomo; e se uno spirito o un angelo gli avesse parlato?».
Il tumulto cresceva; e il tribuno, temendo che Paolo fosse fatto da loro a pezzi, comandò ai soldati che scendessero a prenderlo in mezzo e condurlo in fortezza.
Quando fu giorno, alcuni Giudei ordirono una congiura, facendo voto, con imprecazioni, di non toccar cibo né bevanda sino a che non avessero ucciso Paolo.
Egli infatti temette che forse i Giudei, rapitolo, l'uccidessero, e su lui ricadesse la calunnia d'aver preso danaro.
Quest'uomo era stato preso dai Giudei e sul punto d'essere ucciso quand'io, sopraggiunto co' soldati, l'ho liberato, avendo inteso ch'è Romano;
ordinando a' suoi accusatori di venire da te: e tu, interrogandolo, potrai da lui essere informato di tutte le cose delle quali noi lo accusiamo».
Quei tali Giudei dell'Asia, che pur dovevano comparire davanti a te ed accusarmi, se avessero qualche cosa contro di me,
- Festo pertanto, essendo giunto nella provincia, dopo tre giorni salì da Cesarea a Gerusalemme.
chiedendogli in grazia che lo facesse venire a Gerusalemme; intanto gli avrebbero teso insidie per ucciderlo lungo la via.
Ma Festo, volendo entrar nelle grazie de' Giudei, chiese a Paolo: «Vuoi tu salire a Gerusalemme, ed esservi giudicato di queste cose in mia presenza?».
Ed essendosi trattenuti vari giorni, Festo parlò di Paolo al re, dicendo: «È qui un cert'uomo, lasciato in prigione da Felice.
avevan solo contro di lui certe quistioni riguardanti la loro particolare superstizione e un certo Gesù morto, che Paolo affermava esser vivente.
E stando io in dubbio sulla faccenda, gli proposi se voleva andar a Gerusalemme ed esservi giudicato di queste cose.
Ma, essendosi Paolo appellato per esser riservato al giudizio d'Augusto, io comandai fosse tenuto in custodia finchè lo mandassi a Cesare».
E Festo disse: «Re Agrippa, e tutti che siete qui presenti, voi vedete quest'uomo contro il quale tutta la moltitudine de' Giudei s'è rivolta a me in Gerusalemme, gridando non esser più degno di vivere.
che il Cristo patirebbe, e che, essendo lui il primo a risuscitare da' morti, annunzierebbe la luce al suo popolo e a' Gentili».
E Agrippa disse a Festo: «Quest'uomo poteva esser messo in libertà, se non si fosse appellato a Cesare».
Soffiando poi l'australe, credettero d'esser al loro proposito, quindi, tolte le ancore, costeggiavano Creta più da vicino.
Or ci bisogna d'esser gettati su una qualche isola».
Eravamo alla quattordicesima notte, sbattuti per l'Adriatico, quando verso la mezzanotte i marinai credettero d'esser vicini a qualche terra.
Temendo allora di dar negli scogli, gettarono da poppa quattro ancore, e sospiravano che facesse giorno.
Coloro intanto s'aspettavano ch'egli dovesse gonfiarsi e cader morto a un tratto; ma, dopo che ebbero aspettato a lungo e visto che nessun male gliene veniva, mutarono parere, sino al punto di dire che era un Dio.
cet homme, livré selon le dessein arrêté et selon la prescience de Dieu, vous l’avez crucifié, vous l’avez fait mourir par la main des impies.
Aussi mon cœur est dans la joie, et ma langue dans l’allégresse ;
"et même ma chair reposera avec espérance,"
Car la promesse est pour vous, pour vos enfants, et pour tous ceux qui sont au loin, en aussi grand nombre que le Seigneur notre Dieu les appellera.
S’il n’eût pas été vendu, ne te restait-il pas ? Et, après qu’il a été vendu, le prix n’était-il pas à ta disposition ? Comment as-tu pu mettre en ton cœur un pareil dessein ? Ce n’est pas à des hommes que tu as menti, mais à Dieu.
Ne vous avons-nous pas défendu expressément d’enseigner en ce nom-là ? Et voici, vous avez rempli Jérusalem de votre enseignement, et vous voulez faire retomber sur nous le sang de cet homme !
C’est pourquoi, frères, choisissez parmi vous sept hommes, de qui l’on rende un bon témoignage, qui soient pleins d’Esprit-Saint et de sagesse, et que nous chargerons de cet emploi.
mais ils ne pouvaient résister à sa sagesse et à l’Esprit par lequel il parlait.
Ils produisirent de faux témoins, qui dirent : Cet homme ne cesse de proférer des paroles contre le lieu saint et contre la loi
Il survint une famine dans tout le pays d’Égypte, et dans celui de Canaan. La détresse était grande, et nos pères ne trouvaient pas de quoi se nourrir.
Le temps approchait où devait s’accomplir la promesse que Dieu avait faite à Abraham, et le peuple s’accrut et se multiplia en Égypte,
Moïse fut instruit dans toute la sagesse des Égyptiens, et il était puissant en paroles et en œuvres.
Et lorsque Pierre fut monté à Jérusalem, les fidèles circoncis lui adressèrent des reproches,
Il y eut cependant parmi eux quelques hommes de Chypre et de Cyrène, qui, étant venus à Antioche, s’adressèrent aussi aux Grecs, et leur annoncèrent la bonne nouvelle du Seigneur Jésus.
Homme plein de toute espèce de ruse et de fraude, fils du diable, ennemi de toute justice, ne cesseras-tu point de pervertir les voies droites du Seigneur ?
Après la lecture de la loi et des prophètes, les chefs de la synagogue leur envoyèrent dire : Hommes frères, si vous avez quelque exhortation à adresser au peuple, parlez.
C’est de la postérité de David que Dieu, selon sa promesse, a suscité à Israël un Sauveur, qui est Jésus.
Et nous, nous vous annonçons cette bonne nouvelle que la promesse faite à nos pères,
Or, David, après avoir en son temps servi au dessein de Dieu, est mort, a été réuni à ses pères, et a vu la corruption.
quoiqu’il n’ait cessé de rendre témoignage de ce qu’il est, en faisant du bien, en vous dispensant du ciel les pluies et les saisons fertiles, en vous donnant la nourriture avec abondance et en remplissant vos cœurs de joie.
Lorsqu’ils eurent cessé de parler, Jacques prit la parole, et dit : Hommes frères, écoutez-moi !
Après cela, je reviendrai, et je relèverai de sa chute la tente de David, j’en réparerai les ruines, et je la redresserai,
Et l’homme dans lequel était l’esprit malin s’élança sur eux, se rendit maître de tous deux, et les maltraita de telle sorte qu’ils s’enfuirent de cette maison nus et blessés.
Plusieurs de ceux qui avaient cru venaient confesser et déclarer ce qu’ils avaient fait.
Car vous avez amené ces hommes, qui ne sont coupables ni de sacrilège, ni de blasphème envers notre déesse.
Lorsque le tumulte eut cessé, Paul réunit les disciples, et, après les avoir exhortés, prit congé d’eux, et partit pour aller en Macédoine.
Puis il se rendit en Grèce, où il séjourna trois mois. Il était sur le point de s’embarquer pour la Syrie, quand les Juifs lui dressèrent des embûches. Alors il se décida à reprendre la route de la Macédoine.
Lorsqu’ils furent arrivés vers lui, il leur dit : Vous savez de quelle manière, depuis le premier jour où je suis entré en Asie, je me suis sans cesse conduit avec vous,
Veillez donc, vous souvenant que, durant trois années, je n’ai cessé nuit et jour d’exhorter avec larmes chacun de vous.
À l’instant il prit des soldats et des centeniers, et courut à eux. Voyant le tribun et les soldats, ils cessèrent de frapper Paul.
Au moment d’être introduit dans la forteresse, Paul dit au tribun : M’est-il permis de te dire quelque chose ? Le tribun répondit : Tu sais le grec ?
Le tribun commanda de faire entrer Paul dans la forteresse, et de lui donner la question par le fouet, afin de savoir pour quel motif ils criaient ainsi contre lui.
Comme la discorde allait croissant, le tribun craignant que Paul ne fût mis en pièces par ces gens, fit descendre les soldats pour l’enlever du milieu d’eux et le conduire à la forteresse.
Vous donc, maintenant, adressez-vous avec le sanhédrin au tribun, pour qu’il l’amène devant vous, comme si vous vouliez examiner sa cause plus exactement
Le fils de la sœur de Paul, ayant eu connaissance du guet-apens, alla dans la forteresse en informer Paul.
Ne les écoute pas, car plus de quarante d’entre eux lui dressent un guet-apens, et se sont engagés, avec des imprécations contre eux-mêmes, à ne rien manger ni boire jusqu’à ce qu’ils l’aient tué
Informé que les Juifs lui dressaient des embûches, je te l’ai aussitôt envoyé, en faisant savoir à ses accusateurs qu’ils eussent à s’adresser eux-mêmes à toi. Adieu.
Le lendemain, laissant les cavaliers poursuivre la route avec lui, ils retournèrent à la forteresse.
Deux ans s’écoulèrent ainsi, et Félix eut pour successeur Porcius Festus. Dans le désir de plaire aux Juifs, Félix laissa Paul en prison.
Alors Festus dit : Roi Agrippa, et vous tous qui êtes présents avec nous, vous voyez cet homme au sujet duquel toute la multitude des Juifs s’est adressée à moi, soit à Jérusalem, soit ici, en s’écriant qu’il ne devait plus vivre.
Ma vie, dès les premiers temps de ma jeunesse, est connue de tous les Juifs, puisqu’elle s’est passée à Jérusalem, au milieu de ma nation.
Et maintenant, je suis mis en jugement parce que j’espère l’accomplissement de la promesse que Dieu a faite à nos pères,
Un léger vent du sud vint à souffler, et, se croyant maîtres de leur dessein, ils levèrent l’ancre et côtoyèrent de près l’île de Crète.
Mais le centenier, qui voulait sauver Paul, les empêcha d’exécuter ce dessein. Il ordonna à ceux qui savaient nager de se jeter les premiers dans l’eau pour gagner la terre,
Paul secoua l’animal dans le feu, et ne ressentit aucun mal.
Mais les Juifs s’y opposèrent, et j’ai été forcé d’en appeler à César, n’ayant du reste aucun dessein d’accuser ma nation.
diser hatt zwar besessen den acker vmb das lohn der vngerechtickeyt, vnd hat sich erhenckt vnd ist mitten entzwey gebursten, vnd hatt seyn eyngeweyde ausgeschut,
Vnd es soll geschehen ynn den letzten tagen, spricht Gott, Jch will aus giessen von meynem geyst auff alles fleysch, vnnd ewre sone vnd ewre tochter sollen weyßsagen, vnd ewre iungling sollen gesicht sehen, vnd ewren Eltisten sollen trewme trewmen,
vnnd auff meyne knechte vnnd auff meyne megde will ich ynn den selbigen tagen von meynem geyst außgiesßen, vnnd sie sollen weyß sagen,
Die nun seyn wort gerne an namen, liessen sich teuffen, vnd wurden hyntzu than an dem tage bey drey tausent seelen.
sie kandten yhn auch, das ers war, der vmb das almosen gesessen hatte fur der schonen thur des tempels, vnnd sie wurden vol wunders vnd entsetzens, vber dem das yhm widderfaren war,
Da hiessen sie sie hynaus gehen aus dem radt, vnnd handelten mit eynander, vnnd sprachen,
Da fielen sie yhm zu, vnd rieffen den Apostelln, steupten sie vnd gepoten yhn, sie sollten nicht reden ynn dem namen Jhesu, vnd liessen sie gehen.
wilchem nicht wollten gehorsam werden ewre veter, sondern stiessen yhn von sich vnd wandten sich vmb mit yhren hertzen gen Egypten,
Sie schrien aber lautt, vnd hielten yhr oren zu, vnd sturmeten eynmutiglich zu yhm eyn, stiessen yhn zur stad hynaus, vnnd steynigeten yhn,
Vnnd die zeugen legten ab yhre kleyder zu den fuessen eyns iunglings, der hies Saulus,
Da sie aber Philippes predigeten glewbten von dem reych Gottis vnnd von dem namen Jhesu Christ, liessen sich tauffen beyde menner vnd weyber,
Da namen yhn die iunger bey der nacht, vnd thetten yhn durch die mauren, vnd liessen yhn ynn eynem korbe hynab.
Nu aber Lydda nahe bey Joppen ist, da die iunger horeten das Petrus da selbs war, sandten sie zween menner zu yhm vnd ermaneten yhn, das er sichs nicht lies verdriessen zu yhn zu komen.
Petrus aber sprach, Mit nicht, herr, denn ich habe noch nie etwas gemeynes oder vnreynes gessen,
nicht allem volck, sondern den vorerwelten zeugen von Gott, vns, die wyr mit yhm gessen vnd truncken haben, nach dem er aufferstanden ist von den todten,
vnnd sprachen, du bist eyngangen zu den mennern, die die vorhautt haben, vnd hast mit yhn gessen.
Als bald schlug yhn der Engell des herrn, Darumb, das er den preys nicht Gott gab, vnd wart fressen von den wurmen vnd gab den geyst auff.
Da fasteten sie vnd betten vnd legten die hend auff sie, vnd liessen sie gehen,
Nach der lection aber des gesetzs vnd der propheten, sandten die vbirsten der schule zu yhn vnd liessen yhn sagen, Lieben bruder, habt yhr eyn rede bey euch zu ermanen das volck, so saget an.
vnd da er den selben absetzt, richtet er auff vbir sie Dauid zum konige, von wilchem er zeugete, Jch hab funden Dauid den son Jesse, nach meynem hertzen, der soll thun allen meynen willen.
Aber die Juden bewegten die erbarn vnd andechtigen weyber vnd der stadt vbirsten, vnd erweckten ein verfolgung vber Paulon vnd Barnaban, vnd stiessen sie zu yhren grentzen hynaus,
Darumb beschliesse ich, das man den so aus den heyden zu Gott sich bekeren, nicht vnruge macht,
vnnd da sie verantwortung von Jason vnnd den andern empfangen hatten, liessen sie sie los.
Crispus aber der vbirste der schulen glewbte an den hern mit seynem gantzen hause, vnd viel Corinther, die zu horeten, wurden glewbig vnd liessen sich teuffen.
Da sie das horeten, liessen sie sich teuffen auff den namen des herrn Jhesu,
Ettlich aber vom volck zogen Alexandron er fur, da yhn die Juden erfur stiessen, Alexander aber wincket mit der hand, vnnd wollt sich fur dem volck verantwortten,
vnd von dannen schifften wyr, vnd kamen des andern tages hyn gegen Chion, vnd des folgenden tags, stiessen wyr an Samon, vnd blieben ynn Trogilion, vnd des nehisten tages kamen wyr gen Mileton,
Als wyr aber Cypern yns gesicht kamen, liessen wyr sie zur lincken hand, vnd schifften ynn Syrian vnd furen gen Tyron, denn da selbs sollt das schiff die wahr nidderlegen,
Als wyr aber solchs horeten, batten yhn wyr vnd die desselben ortts waren, das er nicht hynauff gen Jerusalem zoge,
Da es aber tag wart, schlugen sich etliche Juden zu samen, vnd verbanneten sich, widder zu essen noch zu trincken, bis das sie Paulon todt hetten,
Du aber traw yhn nicht, denn es hallten auff yhn mehr denn viertzig menner vnter yhn, die haben sich verbannet, widder zuessen noch zutrincken, bis sie Paulon todten, vnd sind itzt bereyt vnd wartten auff deyn verheyssung.
Des andern tages aber liessen sie die reutter mit yhm zihen, vnd wanten widderumb gen Jerusalem,
vnd baten vmb gunst widder yhn, das er yhn foddern liesse gen Jerusalem, vnd stelleten yhm nach das sie yhn vnter wegen vmbbrechten,
Vnnd von dannen stiessen wyr ab vnnd schifften vnter Cypern hyn, darumb das vns die wind entgegen waren,
den huben wyr auff, vnd brauchten der hulffe, vnd gurteten yhn vnden an das schiff, denn wyr furchten, es mocht ynn die Syrtin fallen, vnd liessen das gefeß hyn vntern, vnnd furen also,
Vnnd da man lange nicht geessen hatte, trat Paulus yns mittel vnd sprach, Lieben menner, man sollt myr gehorcht, vnnd nicht von Candian auffgebrochen haben, vnnd vns dises leydes vnnd schadens ersparet haben,
Da aber die schiffleut die flucht suchten, vnd den kahn nyder liessen ynn das meer, vnd gaben fur, sie wollten ancker aus dem hynderschiff aus strecken,
Da hyeben die kriegsknecht die strick ab von dem kahn, vnd liessen yhn entfallen.
Vnd da es anfieng liecht zu werden, ermanet sie Paulus alle, das sie speyse nemen vnd sprach, Es ist heutt der viertzehende tag, das yhr warttet vnd vngessen blieben seyt vnd habt nichts zu euch genommen,
Vnd da er das gesagt, nam er das brod, danckt Gott fur yhn allen, vnd brachs, vnd fieng an zu essen,
vnd da sie die ancker auffgehuben, liessen sie sich dem meer, vnd loseten die ruder bandt auff, vnd huben auff den siegel bawm, gegen dem wind, vnnd trachten nach dem vfer,
Da das geschach, kamen auch die andern ynn der Jnsulen ertzu, die kranckheyt hatten, vnd liessen sich gesund machen,
But you will receive power when the Holy Spirit has come upon you. You will be witnesses to me in Jerusalem, in all Judea and Samaria, and to the uttermost parts of the earth.”
This Jesus God raised up, to which we all are witnesses.
and killed the Prince of life, whom God raised from the dead, to which we are witnesses.
You are the children of the prophets, and of the covenant which God made with our fathers, saying to Abraham, ‘In your seed will all the families of the earth be blessed.’
The multitude of those who believed were of one heart and soul. Not one of them claimed that anything of the things which he possessed was his own, but they had all things in common.
They even carried out the sick into the streets, and laid them on cots and mattresses, so that as Peter came by, at the least his shadow might overshadow some of them.
We are His witnesses of these things
and set up false witnesses who said, “This man never stops speaking blasphemous words against this holy place and the law.
Seeing one of them suffer wrong, he defended him, and avenged him who was oppressed, striking the Egyptian.
They threw him out of the city, and stoned him. The witnesses placed their garments at the feet of a young man named Saul.
But the Lord said to him, “Go your way, for he is my chosen vessel to bear my name before the nations and kings, and the children of Israel.
This was done three times, and immediately the vessel was received up into heaven.
even Jesus of Nazareth, how God anointed him with the Holy Spirit and with power, who went about doing good and healing all who were oppressed by the devil, for God was with him.
We are witnesses of everything he did both in the country of the Jews, and in Jerusalem
not to all the people, but to witnesses who were chosen before by God, to us, who ate and drank with him after he rose from the dead.
The angel said to him, “Get dressed and put on your sandals.” He did so. He said to him, “Put on your cloak, and follow me.”
On an appointed day, Herod dressed himself in royal clothing, sat on the throne, and gave a speech to them.
When he had removed him, he raised up David to be their king, to whom he also testified, ‘I have found David the son of Jesse, a man after my heart, who will do all my will.’
and he was seen for many days by those who came up with him from Galilee to Jerusalem, who are his witnesses to the people.
In all things I gave you an example, that so laboring you ought to help the weak, and to remember the words of the Lord Jesus, that he himself said, ‘It is more blessed to give than to receive.’”
When neither sun nor stars shone on us for many days, and no small storm pressed on us, all hope that we would be saved was now taken away.
But coming to a place where two seas met, they ran the vessel aground. The bow struck and remained immovable, but the stern began to break up by the violence of the waves.
Os quais lhes disseram: Homens galileus, por que estais olhando para o céu? Esse Jesus, que dentre vós foi recebido em cima no céu, há de vir assim como para o céu o vistes ir.
E todos pasmavam e se maravilhavam, dizendo uns aos outros: Pois quê! não são galileus todos esses homens que estão falando?
Saiba, pois com certeza toda a casa de Israel que a esse Jesus, a quem vós crucificastes, Deus o fez Senhor e Cristo.
O qual, vendo a Pedro e a João que iam entrando no templo, pediu que lhe dessem uma esmola.
E quando Pedro viu isto, disse ao povo: Homens israelitas, por que vos maravilhais disto? Ou, por que olhais tanto para nós, como se por nossa própria virtude ou santidade fizéssemos andar este homem?
Mas vós negastes o Santo e o Justo, e pedistes que se vos desse um homem homicida.
E acontecerá que toda a alma que não escutar esse profeta será exterminada dentre o povo.
Muitos, porém, dos que ouviram a palavra creram, e chegou o número desses homens a quase cinco mil.
Seja conhecido de vós todos, e de todo o povo de Israel, que em nome de Jesus Cristo, o Nazareno, aquele a quem vós crucificastes e a quem Deus ressuscitou dentre os mortos, em nome desse é que este está são diante de vós.
Mas, para que não se divulgue mais entre o povo, ameacemo-los para que não falem mais nesse nome a homem algum.
Disse então Pedro: Ananias, por que encheu Satanás o teu coração, para que mentisses ao Espírito Santo, e retivesses parte do preço da herdade?
E, ouvindo eles isto, entraram de manhã cedo no templo, e ensinavam. Chegando, porém, o sumo sacerdote e os que estavam com ele, convocaram o conselho, e a todos os anciãos dos filhos de Israel, e enviaram ao cárcere, para que de lá os trouxessem.
Dizendo: Não vos admoestamos nós expressamente que não ensinásseis nesse nome? E eis que enchestes Jerusalém dessa vossa doutrina, e quereis lançar sobre nós o sangue desse homem.
Então subornaram uns homens, para que dissessem: Ouvimos-lhe proferir palavras blasfemas contra Moisés e contra Deus.
Porque nós lhe ouvimos dizer que esse Jesus Nazareno há de destruir este lugar e mudar os costumes que Moisés nos deu.
Esse, usando de astúcia contra a nossa linhagem, maltratou nossos pais, a ponto de os fazer enjeitar as suas crianças, para que não se multiplicassem.
Nesse tempo nasceu Moisés, e era mui formoso, e foi criado três meses em casa de seu pai.
Estava entre nossos pais no deserto o tabernáculo do testemunho, como ordenara aquele que disse a Moisés que o fizesse segundo o modelo que tinha visto.
Que achou graça diante de Deus, e pediu que pudesse achar tabernáculo para o Deus de Jacó.
Mas, como cressem em Filipe, que lhes pregava acerca do reino de Deus, e do nome de Jesus Cristo, se batizavam, tanto homens como mulheres.
Os quais, tendo descido, oraram por eles para que recebessem o Espírito Santo
Dizendo: Dai-me também a mim esse poder, para que aquele sobre quem eu puser as mãos receba o Espírito Santo.
E disse o Espírito a Filipe: Chega-te, e ajunta-te a esse carro.
Portanto, se Deus lhes deu o mesmo dom que a nós, quando havemos crido no Senhor Jesus Cristo, quem era então eu, para que pudesse resistir a Deus?
O qual, quando chegou, e viu a graça de Deus, se alegrou, e exortou a todos a que permanecessem no Senhor, com propósito de coração
E os discípulos determinaram mandar, cada um conforme o que pudesse, socorro aos irmãos que habitavam na Judéia.
E, quando este foi retirado, levantou-lhes como rei a Davi, ao qual também deu testemunho, e disse: Achei a Davi, filho de Jessé, homem conforme o meu coração, que executará toda a minha vontade.
Detiveram-se, pois, muito tempo, falando ousadamente acerca do Senhor, o qual dava testemunho à palavra da sua graça, permitindo que por suas mãos se fizessem sinais e prodígios.
E, havendo grande contenda, levantou-se Pedro e disse-lhes: Homens irmãos, bem sabeis que já há muito tempo Deus me elegeu dentre nós, para que os gentios ouvissem da minha boca a palavra do evangelho, e cressem.
E uma certa mulher, chamada Lídia, vendedora de púrpura, da cidade de Tiatira, e que servia a Deus, nos ouvia, e o Senhor lhe abriu o coração para que estivesse atenta ao que Paulo dizia.
Expondo e demonstrando que convinha que o Cristo padecesse e ressuscitasse dentre os mortos. E este Jesus, que vos anuncio, dizia ele, é o Cristo.
Porque, passando eu e vendo os vossos santuários, achei também um altar em que estava escrito: AO DEUS DESCONHECIDO. Esse, pois, que vós honrais, não o conhecendo, é o que eu vos anuncio.
Para que buscassem ao Senhor, se porventura, tateando, o pudessem achar
E, querendo Paulo abrir a boca, disse Gálio aos judeus: Se houvesse, ó judeus, algum agravo ou crime enorme, com razão vos sofreria,
Querendo ele passar à Acaia, o animaram os irmãos, e escreveram aos discípulos que o recebessem
Mas Paulo disse: Certamente João batizou com o batismo do arrependimento, dizendo ao povo que cresse no que após ele havia de vir, isto é, em Jesus Cristo.
Mas, como alguns deles se endurecessem e não obedecessem, falando mal do Caminho perante a multidão, retirou-se deles, e separou os discípulos, disputando todos os dias na escola de um certo Tirano.
E, passando ali três meses, e sendo-lhe pelos judeus postas ciladas, como tivesse de navegar para a Síria, determinou voltar pela macedônia.
E, logo que chegaram junto dele, disse-lhes: Vós bem sabeis, desde o primeiro dia em que entrei na Ásia, como em todo esse tempo me portei no meio de vós,
Portanto, vigiai, lembrando-vos de que durante três anos, não cessei, noite e dia, de admoestar com lágrimas a cada um de vós.
Como também o sumo sacerdote me é testemunha, e todo o conselho dos anciãos. E, recebendo destes cartas para os irmãos, fui a Damasco, para trazer maniatados para Jerusalém aqueles que ali estivessem, a fim de que fossem castigados.
Tomando-o ele, pois, o levou ao tribuno, e disse: O preso Paulo, chamando-me a si, rogou-me que trouxesse este jovem, que tem alguma coisa para dizer-te.
Então o tribuno despediu o jovem, mandando-lhe que a ninguém dissesse que lhe havia contado aquilo.
Esse homem foi preso pelos judeus
E, sendo-me notificado que os judeus haviam de armar ciladas a esse homem, logo to enviei, mandando também aos acusadores que perante ti digam o que tiverem contra ele. Passa bem.
Mandando aos seus acusadores que viessem a ti
Os quais convinha que estivessem presentes perante ti, e me acusassem, se alguma coisa contra mim tivessem.
Esperando ao mesmo tempo que Paulo lhe desse dinheiro, para que o soltasse
Pedindo como favor contra ele que o fizesse vir a Jerusalém, armando ciladas para o matarem no caminho.
De sorte que, chegando eles aqui juntos, no dia seguinte, sem fazer dilação alguma, assentado no tribunal, mandei que trouxessem o homem.
Então Agripa disse a Festo: Bem quisera eu também ouvir esse homem. E ele disse: Amanhã o ouvirás.
Antes anunciei primeiramente aos que estão em Damasco e em Jerusalém, e por toda a terra da Judéia, e aos gentios, que se emendassem e se convertessem a Deus, fazendo obras dignas de arrependimento.
E, temendo ir dar em alguns rochedos, lançaram da popa quatro âncoras, desejando que viesse o dia.
E, entretanto que o dia vinha, Paulo exortava a todos a que comessem alguma coisa, dizendo: É já hoje o décimo quarto dia que esperais, e permaneceis sem comer, não havendo provado nada.
E eles esperavam que viesse a inchar ou a cair morto de repente
Então eles lhe disseram: Nós não recebemos acerca de ti carta alguma da Judéia, nem veio aqui algum dos irmãos, que nos anunciasse ou dissesse de ti mal algum.