Search results
Term: esta • Found: 416
Egli rispose: «Non sta a voi di sapere i tempi e i momenti; il Padre li ha serbati nella sua potestà:
Così, e con assai altre parole, li persuadeva ed esortava, dicendo: «Salvatevi di mezzo a questa generazione perversa!».
Ond'è che per la fede nel nome di Lui, un tal nome ha rafforzato quest'uomo, che vedete e conoscete: e la fede che vien da Lui, gli ha dato, in presenza di tutti voi, questa perfetta guarigione.
che il cielo terrà accolto fino a' tempi della restaurazione di tutte le cose, dei quali Dio ha parlato fin dalle più antiche età per bocca de' suoi santi profeti.
Questa è la pietra, da voi edificatori sprezzata, che è divenuta pietra angolare.
E veramente, in questa città si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme co' Gentili e con tutto il popolo d'Israele, contro il santo tuo Figliuolo Gesù, che tu hai consacrato!
Se non lo vendevi, non restava tuo? E, venduto, non eri tu padrone? perché concepire un tal disegno? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio».
E Mosé, veduto ciò, si stupì di quella visione; e come si accostava per considerar la cosa, si fece udire questa voce del Signore:
Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega Dio che, se è possibile, ti sia perdonata la mala intenzione del tuo cuore.
e qui ha potestà da' capi dei sacerdoti d'imprigionare tutti quelli che invocano il tuo nome».
ma i discepoli, nel buio, per un muro lo calaron giù in una cesta.
Il giorno seguente, mentre quelli erano in viaggio e s'avvicinavano alla città, Pietro salì sul terrazzo della casa, verso l'ora sesta, per pregare.
E sentendo fame, desiderava di prender cibo; e, mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi;
E ci ha comandato di predicare al popolo e di attestare ch'egli è da Dio costituito giudice de' vivi e de' morti.
E comandò fossero battezzati nel nome del Signore Gesù Cristo. Essi poi lo pregarono di restar qualche giorno con loro.
«Io ero nella città di Joppe, e stavo pregando, allorchè, rapito in estasi, ebbi una visione: vidi un oggetto simile a un gran lenzuolo, che, tenuto per le quattro estremità, scendeva giù dal cielo e veniva fino a me;
e, tolto lui, suscitò loro per re David, al quale rese questa testimonianza: - Io ho trovato David figlio di Jesse, uomo secondo il cuor mio, che farà tutti i miei voleri. -
Fratelli, figliuoli della stirpe di Abramo e quanti tra voi temono Dio, sappiate che la parola di questa salvezza è già venuta.
Evangelizzato che ebbero questa città, e fatti molti discepoli, furon di nuovo a Listri, a Iconio, ad Antiochia,
"Dopo queste cose io tornerò ed edificherò di nuovo la tenda di David, che è caduta; e restaurerò le sue ruine e la rimetterò in piedi,
e consegnaron loro questa lettera: «Gli apostoli e gli anziani fratelli, ai fratelli di tra' Gentili che sono in Antiochia, Siria e Cilicia, salute.
Piacque però a Sila di restar lì; e Giuda solo se ne tornò a Gerusalemme.
E una notte Paolo ebbe questa visione: un uomo della Macedonia gli apparve, supplicandolo e dicendo: «Passa in Macedonia, e soccorrici».
E com'egli ebbe avuta questa visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che il Signore ci avesse chiamati là ad annunziar l'Evangelo.
Il carceriere, destatosi in sussulto e vedute le porte della prigione aperte, sfoderata la spada, stava per uccidersi pensando che i carcerati fossero in fuga.
Allora lo presero e lo condussero all'Areopago, dicendo: «Possiamo noi sapere che cos'è questa nuova dottrina che tu insegni?
Tanto è vero, che passando e vedendo i vostri simulacri, ho trovato perfino un altare con questa iscrizione: "Al Dio ignoto". Or quello che voi onorate senza conoscerlo, quello io annunzio a voi.
perché io son teco, e nessuno giungerà a farti del male: io ho un gran popolo in questa città».
Ma lo spirito maligno dette questa risposta: «Conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?».
Egli li raccolse tutti, uniti con gli altri dello stesso mestiere e disse loro: «Amici, voi sapete che di questa nostra arte noi viviamo;
Onde non solo c'è pericolo che la nostra industria cada in discredito, ma che anche il tempio di Diana, la gran dea, non conti più nulla, e sia spogliata della sua maestà colei che tutta l'Asia e tutto il mondo adorano».
il quale, venuto da noi, prese la cintura di Paolo, se ne legò i piedi e le mani, e disse: «Ecco quel che afferma lo Spirito Santo: - In quel modo legheranno i Giudei a Gerusalemme l'uomo di cui è questa cintura, e lo daranno nelle mani de' Gentili -».
Allora il tribuno avvicinatosi, lo fece arrestare e stringere con due catene; poi chiese chi fosse e che avesse fatto.
E continuò: «Io sono un Giudeo nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, istruito ai piedi di Gamaliele nell'esatta osservanza della legge de' nostri padri, zelante della legge come siete voi tutti, oggi;
e ho perseguitato a morte questa dottrina, procurando che uomini e donne fossero arrestati e messi in prigione,
Avvenne poi che, tornato a Gerusalemme, mentre pregavo nel tempio, fui rapito in estasi,
L'ascoltarono sino a questa parola; ma qui alzarono la voce, dicendo: «Togli dal mondo quest'uomo; non è degno di vivere!».
Il tribuno osservò: «A me questa cittadinanza è costata una gran somma!». E Paolo: «Io, invece, l'ho dalla nascita».
E si fece un gran vociare. Alcuni del partito de' Farisei si levaron su a protestare, gridando: «Noi non troviamo alcun male in quest'uomo; e se uno spirito o un angelo gli avesse parlato?».
Ed eran più di quaranta coloro che avevan fatta questa congiura.
Ma un figliuolo della sorella di Paolo, risaputo di questa insidia, andò alla fortezza, entrò, e riferì la cosa a Paolo.
E Paolo, dopo che il governatore gli ebbe fatto segno di parlare, rispose: «Siccome so che da molti anni tu governi questa nazione, con maggior fiducia parlo in mia difesa.
Felice, che ben sapeva di questa dottrina, rimandò la causa ad altro giorno dicendo: «Quando sarà venuto il tribuno Lisia, allora v'ascolterò».
della quale le nostre dodici tribù, servendo a Dio giorno e notte, aspettano il compimento. Per questa speranza, o re, sono accusato da' Giudei!
ad aprir loro gli occhi, che si convertano dalle tenebre alla luce e dalla potestà di Satana a Dio, e ottengano, per la fede in me, la remissione de' peccati e l'eredità tra i santi.-
In tal modo, trovandoci fieramente sbattuti dalla tempesta, il giorno appresso cominciarono a far getto del carico;
Più giorni passarono senza veder né sole né stelle; la tempesta infuriava su noi; già perduta era ogni speranza di salvarci.
Mi è apparso proprio questa notte un angelo di quel Dio, di cui io sono e a cui servo,
Paolo disse al centurione e a' soldati: «Se costoro non restano sulla nave, voi non potete scampare».
Arrivati a Siracusa, vi restammo tre giorni.
Per questo motivo ho chiesto di vedervi e di parlarvi: giacchè per la speranza d'Israele io sono avvinto da questa catena».
Vorremmo però sentire da te come la pensi; perché ci è noto, di codesta setta, che da per tutto suscita opposizione».
E non trovandosi d'accordo fra loro, se ne partivano, mentre Paolo diceva questa sola parola: «Lo Spirito Santo bene parlò per mezzo del profeta Isaia ai nostri padri, dicendo:
Siavi dunque noto, che questa salute di Dio è mandata a' Gentili ed essi ascolteranno».
Mientras estaba comiendo con ellos, les mandó que no se ausentasen de Jerusalén, sino que aguardasen la Promesa del Padre, «que oísteis de mí:
Los que estaban reunidos le preguntaron: «Señor, ¿es en este momento cuando vas a restablecer el Reino de Israel?»
Estando ellos mirando fijamente al cielo mientras se iba, se les aparecieron dos hombres vestidos de blanco
Y cuando llegaron subieron a la estancia superior, donde vivían, Pedro, Juan, Santiago y Andrés
Pues en el libro de los Salmos está escrito: = Quede su majada desierta, y no haya quien habite en ella. Y también: Que otro reciba su cargo.
Al llegar el día de Pentecostés, estaban todos reunidos en un mismo lugar.
Estupefactos y admirados decían: «¿Es que no son galileos todos estos que están hablando?
Todos estaban estupefactos y perplejos y se decían unos a otros: «¿Qué significa esto?»
Otros en cambio decían riéndose: «¡Están llenos de mosto!»
Entonces Pedro, presentándose con los Once, levantó su voz y les dijo: «Judíos y habitantes todos de Jerusalén: Que os quede esto bien claro y prestad atención a mis palabras:
No están éstos borrachos, como vosotros suponéis, pues es la hora tercia del día,
«Israelitas, escuchad estas palabras: A Jesús, el Nazoreo, hombre acreditado por Dios entre vosotros con milagros, prodigios y señales que Dios hizo por su medio entre vosotros, como vosotros mismos sabéis,
porque dice de él David: Veía constantemente al Señor delante de mí, puesto que está a mi derecha, para que no vacile.
pues la Promesa es para vosotros y para vuestros hijos, y para todos los que están lejos, para cuantos llame el Señor Dios nuestro.»
Con otras muchas palabras les conjuraba y les exhortaba: «Salvaos de esta generación perversa.»
El Dios de Abraham, de Isaac y de Jacob, el Dios de nuestros padres, ha glorificado a su siervo Jesús, a quien vosotros entregasteis y de quien renegasteis ante Pilato, cuando éste estaba resuelto a ponerle en libertad.
Y por la fe en su nombre, este mismo nombre ha restablecido a éste que vosotros veis y conocéis
a quien debe retener el cielo hasta el tiempo de la restauración universal, de que Dios habló por boca de sus santos profetas.
«Vosotros sois los hijos de los profetas y de la alianza que Dios estableció con vuestros padres al decir a Abraham: En tu descendencia serán bendecidas todas las familias de la tierra.
Estaban hablando al pueblo, cuando se les presentaron los sacerdotes, el jefe de la guardia del Templo y los saduceos,
Viendo la valentía de Pedro y Juan, y sabiendo que eran hombres sin instrucción ni cultura, estaban maravillados. Reconocían, por una parte, que habían estado con Jesús
Decían: «¿Qué haremos con estos hombres? Es evidente para todos los habitantes de Jerusalén, que ellos han realizado una señal manifiesta, y no podemos negarlo.
Mas Pedro y Juan les contestaron: «Juzgad si es justo delante de Dios obedeceros a vosotros más que a Dios.
pues el hombre en quien se había realizado esta señal de curación tenía más de cuarenta años.
tú que has dicho por el Espíritu Santo, por boca de nuestro padre David, tu siervo: ¿A qué esta agitación de las naciones, estos vanos proyectos de los pueblos?
«Porque verdaderamente en esta ciudad se han aliado Herodes y Poncio Pilato con las naciones y los pueblos de Israel contra tu santo siervo Jesús, a quien has ungido,
Acabada su oración, retembló el lugar donde estaban reunidos, y todos quedaron llenos del Espíritu Santo y predicaban la Palabra de Dios con valentía.
Al oír Ananías estas palabras, cayó y expiró. Y un gran temor se apoderó de cuantos lo oyeron.
Y Pedro le replicó: «¿Cómo os habéis puesto de acuerdo para poner a prueba al Espíritu del Señor? Mira, aquí a la puerta están los pies de los que han enterrado a tu marido
Por mano de los apóstoles se realizaban muchas señales y prodigios en el pueblo... Y solían estar todos con un mismo espíritu en el pórtico de Salomón,
«Id, presentaos en el Templo y decid al pueblo todo lo referente a esta Vida.»
Se presentó entonces uno que les dijo: «Mirad, los hombres que pusisteis en prisión están en el Templo y enseñan al pueblo.»
Pedro y los apóstoles contestarón: «Hay que obedecer a Dios antes que a los hombres.
Nosotros somos testigos de estas cosas, y también el Espíritu Santo que ha dado Dios a los que le obedecen.»
Os digo, pues, ahora: desentendeos de estos hombres y dejadlos. Porque si esta idea o esta obra es de los hombres, se destruirá
Pareció bien la propuesta a toda la asamblea y escogieron a Esteban, hombre lleno de fe y de Espíritu Santo, a Felipe, a Prócoro, a Nicanor, a Timón, a Pármenas y a Nicolás, prosélito de Antioquía
De esta forma amotinaron al pueblo, a los ancianos y escribas
Fijando en él la mirada todos los que estaban sentados en el Sanedrín, vieron su rostro como el rostro de un ángel.
El respondió: «Hermanos y padres, escuchad. El Dios de la gloria se apareció a nuestro padre Abraham cuando estaba en Mesopotamia, antes de que se estableciese en Jarán
Entonces salió de la tierra de los caldeos y se estableció en Jarán. Y después de morir su padre, Dios le hizo emigrar de allí a esta tierra que vosotros habitáis ahora.
«Los patriarcas, envidiosos de José, le vendieron con destino a Egipto. Pero Dios estaba con él =
En esta coyuntura nació Moisés, que era hermoso a los ojos de Dios. Durante tres meses fue criado en la casa de su padre
Al día siguiente se les presentó mientras estaban peleándose y trataba de ponerles en paz diciendo: "Amigos, que sois hermanos, ¿por qué os maltratáis uno a otro?"
El Señor le dijo: "Quítate las sandalias de los pies, pues el lugar donde estás es tierra santa.
Bien vista tengo la opresión de mi pueblo que está en Egipto y he oído sus gemidos y he bajado a librarles. Y ahora ven, que te enviaré a Egipto."
E hicieron aquellos días un becerro y ofrecieron un sacrificio al ídolo e hicieron una fiesta a las obras de sus manos.
Entonces Dios se apartó de ellos y los entregó al culto del ejército del cielo, como está escrito en el libro de los Profetas: = ¿Es que me ofrecisteis víctimas y sacrificios durante cuarenta años en el desierto, casa de Israel? =
¿Es que no ha hecho mi mano todas estas cosas?
Pero él, lleno del Espíritu Santo, miró fijamente al cielo y vio la gloria de Dios y a Jesús que estaba en pie a la diestra de Dios
y dijo: «Estoy viendo los cielos abiertos y al Hijo del hombre que está en pie a la diestra de Dios.»
Mientras le apedreaban, Esteban hacía esta invocación: «Señor Jesús, recibe mi espíritu.»
Y todos, desde el menor hasta el mayor, le prestaban atención y decían: «Este es la Potencia de Dios llamada la Grande.»
Le prestaban atención porque les había tenido atónitos por mucho tiempo con sus artes mágicas.
Al enterarse los apóstoles que estaban en Jerusalén de que Samaria había aceptado la Palabra de Dios, les enviaron a Pedro y a Juan.
porque veo que tú estás en hiel de amargura y en ataduras de iniquidad.»
Se levantó y partió. Y he aquí que un etíope eunuco, alto funcionario de Candace, reina de los etíopes, que estaba a cargo de todos sus tesoros, y había venido a adorar en Jerusalén,
Sucedió que, yendo de camino, cuando estaba cerca de Damasco, de repente le rodeó una luz venida del cielo,
y que está aquí con poderes de los sumos sacerdotes para apresar a todos los que invocan tu nombre.»
Pero Saulo tuvo conocimiento de su determinación. Hasta las puertas estaban guardadas día y noche para poderle matar.
Encontró allí a un hombre llamado Eneas, tendido en una camilla desde hacía ocho años, pues estaba paralítico.
Por aquellos días enfermó y murió. La lavaron y la pusieron en la estancia superior.
Lida está cerca de Joppe, y los discípulos, al enterarse que Pedro estaba allí, enviaron dos hombres con este ruego: «No tardes en venir a nosotros.»
Pedro partió inmediatamente con ellos. Así que llegó le hicieron subir a la estancia superior y se le presentaron todas las viudas llorando y mostrando las túnicas y los mantos que Dorcás hacía mientras estuvo con ellas.
Estaba Pedro perplejo pensando qué podría significar la visión que había visto, cuando los hombres enviados por Cornelio, después de preguntar por la casa de Simón, se presentaron en la puerta
Estando Pedro pensando en la visión, le dijo el Espíritu: «Ahí tienes unos hombres que te buscan.
Al siguiente día entró en Cesarea. Cornelio los estaba esperando. Había reunido a sus parientes y a los amigos íntimos.
Y les dijo: «Vosotros sabéis que no le está permitido a un judío juntarse con un extranjero ni entrar en su casa
Cornelio contestó: «Hace cuatro días, a esta misma hora, estaba yo haciendo la oración de nona en mi casa, y de pronto se presentó delante de mí un varón con vestidos resplandecientes,
Al instante mandé enviados donde ti, y tú has hecho bien en venir. Ahora, pues, todos nosotros, en la presencia de Dios, estamos dispuestos para escuchar todo lo que te ha sido ordenado por el Señor.»
cómo Dios a Jesús de Nazaret le ungió con el Espíritu Santo y con poder, y cómo él pasó haciendo el bien y curando a todos los oprimidos por el Diablo, porque Dios estaba con él
Y nos mandó que predicásemos al Pueblo, y que diésemos testimonio de que él está constituido por Dios juez de vivos y muertos.
Estaba Pedro diciendo estas cosas cuando el Espíritu Santo cayó sobre todos los que escuchaban la Palabra.
«Estaba yo en oración en la ciudad de Joppe y en éxtasis vi una visión: una cosa así como un lienzo, atado por las cuatro puntas, que bajaba del cielo y llegó hasta mí.
«En aquel momento se presentaron tres hombres en la casa donde nosotros estábamos, enviados a mí desde Cesarea.
La mano del Señor estaba con ellos, y un crecido número recibió la fe y se convirtió al Señor.
Así pues, Pedro estaba custodiado en la cárcel, mientras la Iglesia oraba insistentemente por él a Dios.
Cuando ya Herodes le iba a presentar, aquella misma noche estaba Pedro durmiendo entre dos soldados, atado con dos cadenas
Pasaron la primera y segunda guardia y llegaron a la puerta de hierro que daba a la ciudad. Esta se les abrió por sí misma. Salieron y anduvieron hasta el final de una calle. Y de pronto el ángel le dejó.
quien, al reconocer la voz de Pedro, de pura alegría no abrió la puerta, sino que entró corriendo a anunciar que Pedro estaba a la puerta.
Ellos le dijeron: «Estás loca.» Pero ella continuaba afirmando que era verdad. Entonces ellos dijeron: «Será su ángel.»
Estaba Herodes fuertemente irritado con los de Tiro y Sidón. Estos, de común acuerdo, se le presentaron y habiéndose ganado a Blasto, camarlengo del rey, solicitaban hacer las paces, pues su país se abastecía del país del rey.
Mientras estaban celebrando el culto del Señor y ayunando, dijo el Espíritu Santo: «Separadme ya a Bernabé y a Saulo para la obra a la que los he llamado.»
que estaba con el procónsul Sergio Paulo, hombre prudente. Este hizo llamar a Bernabé y Saulo, deseoso de escuchar la Palabra de Dios.
«Hermanos, hijos de la raza de Abraham, y cuantos entre vosotros temen a Dios: a vosotros ha sido enviada esta Palabra de salvación.
Y cuando hubieron cumplido todo lo que referente a él estaba escrito, le bajaron del madero, y le pusieron en el sepulcro.
Dios la ha cumplido en nosotros, los hijos, al resucitar a Jesús, como está escrito en los salmos: Hijo mío eres tú
Al salir les rogaban que les hablasen sobre estas cosas el siguiente sábado.
«Amigos, ¿por qué hacéis esto? Nosotros somos también hombres, de igual condición que vosotros, que os predicamos que abandonéis estas cosas vanas y os volváis al Dios vivo que hizo el cielo, la tierra, el mar y cuanto en ellos hay,
si bien no dejó de dar testimonio de sí mismo, derramando bienes, enviándoos desde el cielo lluvias y estaciones fructíferas, llenando vuestros corazones de sustento y alegría...»
Con estas palabras pudieron impedir a duras penas que la gente les ofreciera un sacrificio.
Con esto concuerdan los oráculos de los Profetas, según está escrito:
«Después de esto volveré y reconstruiré la tienda de David que está caída
que estas cosas sean conocidas desde la eternidad.
«Por esto opino yo que no se debe molestar a los gentiles que se conviertan a Dios,
Por su medio les enviaron esta carta: «Los apóstoles y los presbíteros hermanos, saludan a los hermanos venidos de la gentilidad que están en Antioquía, en Siria y en Cilicia.
Que hemos decidido el Espíritu Santo y nosotros no imponeros más cargas que éstas indispensables:
abstenerse de lo sacrificado a los ídolos, de la sangre, de los animales estrangulados y de la impureza. Haréis bien en guardaros de estas cosas. Adiós.»
Estando ya cerca de Misia, intentaron dirigirse a Bitinia, pero no se lo consintió el Espíritu de Jesús.
Por la noche Pablo tuvo una visión: Un macedonio estaba de pie suplicándole: «Pasa a Macedonia y ayúdanos.»
de allí pasamos a Filipos, que es una de las principales ciudades de la demarcación de Macedonia, y colonia. En esta ciudad nos detuvimos algunos días.
Hacia la media noche Pablo y Silas estaban en oración cantando himnos a Dios
Pero Pablo le gritó: «No te hagas ningún mal, que estamos todos aquí.»
El carcelero transmitió estas palabras a Pablo: «Los pretores han enviado a decir que os suelte. Ahora, pues, salid y marchad.»
Los lictores transmitieron estas palabras a los pretores. Les entró miedo al oír que eran romanos.
Mientras Pablo les esperaba en Atenas, estaba interiormente indignado al ver la ciudad llena de ídolos.
Pues al pasar y contemplar vuestros monumentos sagrados, he encontrado también un altar en el que estaba grabada esta inscripción: «Al Dios desconocido.» Pues bien, lo que adoráis sin conocer, eso os vengo yo a anunciar.
Entonces se retiró de allí y entró en casa de un tal Justo, que adoraba a Dios, cuya casa estaba contigua a la sinagoga.
porque yo estoy contigo y nadie te pondrá la mano encima para hacerte mal, pues tengo yo un pueblo numeroso en esta ciudad.»
Mientras Apolo estaba en Corinto, Pablo atravesó las regiones altas y llegó a Éfeso donde encontró algunos discípulos
les preguntó: «¿Recibisteis el Espíritu Santo cuando abrazasteis la fe?» Ellos contestaron: «Pero si nosotros no hemos oído decir siquiera que exista el Espíritu Santo.»
De esta forma la Palabra del Señor crecía y se robustecía poderosamente.
Después de estos sucesos, Pablo tomó la decisión de ir a Jerusalén pasando por Macedonia y Acaya. Y decía: «Después de estar allí he de visitar también Roma.»
reunió a éstos y también a los obreros de este ramo y les dijo: «Compañeros, vosotros sabéis que a esta industria debemos el bienestar
pero estáis viendo y oyendo decir que no solamente en Éfeso, sino en casi toda el Asia, ese Pablo persuade y aparta a mucha gente, diciendo que no son dioses los que se fabrican con las manos.
Cuando el magistrado logró calmar a la gente, dijo: «Efesios, ¿quién hay que no sepa que la ciudad de los efesios es la guardiana del templo de la gran Artemisa y de su estatua caída del cielo?
Pasó allí tres meses. Los judíos tramaron una conjuración contra él cuando estaba a punto de embarcarse para Siria
El primer día de la semana, estando nosotros reunidos para la fracción del pan, Pablo, que debía marchar al día siguiente, conversaba con ellos y alargó la charla hasta la media noche.
Había abundantes lámparas en la estancia superior donde estábamos reunidos.
Un joven, llamado Eutico, estaba sentado en el borde de la ventana
Bajó Pablo, se echó sobre él y tomándole en sus brazos dijo: «No os inquietéis, pues su alma está en él.»
Pablo había resuelto pasar de largo por Éfeso, para no perder tiempo en Asia. Se daba prisa, porque quería estar, si le era posible, el día de Pentecostés en Jerusalén.
Por tanto, vigilad y acordaos que durante tres años no he cesado de amonestaros día y noche con lágrimas a cada uno de vosotros.
Vosotros sabéis que estas manos proveyeron a mis necesidades y a las de mis compañeros.
Cuando estaban ya para cumplirse los siete días, los judíos venidos de Asia le vieron en el Templo, revolvieron a todo el pueblo, le echaron mano
Intentaban darle muerte, cuando subieron a decir al tribuno de la cohorte: «Toda Jerusalén está revuelta.»
«Yo soy judío, nacido en Tarso de Cilicia, pero educado en esta ciudad, instruido a los pies de Gamaliel en la exacta observancia de la Ley de nuestros padres
«Pero yendo de camino, estando ya cerca de Damasco, hacia el mediodía, me envolvió de repente una gran luz venida del cielo
Los que estaban vieron la luz, pero no oyeron la voz del que me hablaba.
«Habiendo vuelto a Jerusalén y estando en oración en el Templo, caí en éxtasis
y cuando se derramó la sangre de tu testigo Esteban, yo también me hallaba presente, y estaba de acuerdo con los que le mataban y guardaba sus vestidos."
Le estuvieron escuchando hasta estas palabras y entonces alzaron sus voces diciendo: «¡Quita a ése de la tierra!
Cuando le tenían estirado con las correas, dijo Pablo al centurión que estaba allí: «¿Os es lícito azotar a un ciudadano romano sin haberle juzgado?»
- «Yo, dijo el tribuno, conseguí esta ciudadanía por una fuerte suma.» - «Pues yo, contestó Pablo, la tengo por nacimiento.»
Pero los que estaban a su lado le dijeron: «¿Insultas al Sumo Sacerdote de Dios?»
Eran más de cuarenta los comprometidos en esta conjuración.
El tribuno despidió al muchacho dándole esta recomendación: «No digas a nadie que me has denunciado estas cosas.»
Este hombre había sido apresado por los judíos y estaban a punto de matarlo cuando, al saber que era romano, acudí yo con la tropa y le libré de sus manos.
Citado Pablo, Tértulo dio principio a la acusación diciendo: «Gracias a ti gozamos de mucha paz y las mejoras realizadas por tu providencia en beneficio de esta nación,
Pero para no molestarte más, te ruego que nos escuches un momento con tu característica clemencia.
Hemos encontrado esta peste de hombre que provoca altercados entre los judíos de toda la tierra y que es el jefe principal de la secta de los nazoreos.
Interrogándole, podrás tú llegar a conocer a fondo todas estas cosas de que le acusamos.»
Entonces el procurador concedió la palabra a Pablo y éste respondió: «Yo sé que desde hace muchos años vienes juzgando a esta nación
«En cambio te confieso que según el Camino, que ellos llaman secta, doy culto al Dios de mis padres, creo en todo lo que se encuentra en la Ley y está escrito en los Profetas
Y me encontraron realizando estas ofrendas en el Templo después de haberme purificado, y no entre tumulto de gente.
a no ser este solo grito que yo lancé estando en medio de ellos: "Yo soy juzgado hoy por vosotros a causa de la resurrección de los muertos.»
Félix, que estaba bien informado en lo referente al Camino, les dio largas diciendo: «Cuando baje el tribuno Lisias decidiré vuestro asunto.»
Pero Festo les contestó que Pablo debía estar custodiado en Cesarea, y que él mismo estaba para marchar allá inmediatamente.
Pero Festo, queriendo congraciarse con los judíos, preguntó a Pablo: «¿Quieres subir a Jerusalén y ser allí juzgado de estas cosas en mi presencia?»
Estando yo en Jerusalén presentaron contra él acusación los sumos sacerdotes y los ancianos de los judíos, pidiendo contra él sentencia condenatoria.
Yo estaba perplejo sobre estas cuestiones y le propuse si quería ir a Jerusalén y ser allí juzgado de estas cosas.
cuyo cumplimiento están esperando nuestras doce tribus en el culto que asiduamente, noche y día, rinden a Dios. Por esta esperanza, oh rey, soy acusado por los judíos.
Mientras estaba él diciendo esto en su defensa, Festo le interrumpió gritándole: «Estás loco, Pablo
Bien enterado está de estas cosas el rey, ante quien hablo con confianza
Y Pablo replicó: «Quiera Dios que por poco o por mucho, no solamente tú, sino todos los que me escuchan hoy, llegaran a ser tales como yo soy, a excepción de estas cadenas.»
El rey, el procurador, Berenice y los que con ellos estaban sentados se levantaron,
Subimos a una nave de Adramitio, que iba a partir hacia las costas de Asia, y nos hicimos a la mar. Estaba con nosotros Aristarco, macedonio de Tesalónica.
Pues esta noche se me ha presentado un ángel del Dios a quien pertenezco y a quien doy culto,
Los marineros intentaban escapar de la nave, y estaban ya arriando el bote con el pretexto de echar los cables de las anclas de proa.
Mientras esperaban que se hiciera de día, Pablo aconsejaba a todos que tomasen alimento diciendo: «Hace ya catorce días que, en continua expectación, estáis en ayunas, sin haber comido nada.
Estábamos en total en la nave 276 personas.
y los demás saliesen unos sobre tablones, otros sobre los despojos de la nave. De esta forma todos llegamos a tierra sanos y salvos.
Ellos estaban esperando que se hincharía o que caería muerto de repente
Por este motivo os llamé para veros y hablaros, pues precisamente por la esperanza de Israel llevo yo estas cadenas.»
Cuando, en desacuerdo entre sí mismos, ya se marchaban, Pablo dijo esta sola cosa: «Con razón habló el Espíritu Santo a vuestros padres por medio del profeta Isaías:
«Sabed, pues, que esta salvación de Dios ha sido enviada a los gentiles
S’il n’eût pas été vendu, ne te restait-il pas ? Et, après qu’il a été vendu, le prix n’était-il pas à ta disposition ? Comment as-tu pu mettre en ton cœur un pareil dessein ? Ce n’est pas à des hommes que tu as menti, mais à Dieu.
Et nos pères, l’ayant reçu, l’introduisirent, sous la conduite de Josué, dans le pays qui était possédé par les nations que Dieu chassa devant eux, et il y resta jusqu’aux jours de David.
Il resta trois jours sans voir, et il ne mangea ni ne but.
et, après qu’il eut pris de la nourriture, les forces lui revinrent. Saul resta quelques jours avec les disciples qui étaient à Damas.
qui était avec le proconsul Sergius Paulus, homme intelligent. Ce dernier fit appeler Barnabas et Saul, et manifesta le désir d’entendre la parole de Dieu.
Mais quand Silas et Timothée furent arrivés de la Macédoine, il se donna tout entier à la parole, attestant aux Juifs que Jésus était le Christ.
Paul resta encore assez longtemps à Corinthe. Ensuite il prit congé des frères, et s’embarqua pour la Syrie, avec Priscille et Aquilas, après s’être fait raser la tête à Cenchrées, car il avait fait un vœu.
Mais, comme quelques-uns restaient endurcis et incrédules, décriant devant la multitude la voie du Seigneur, il se retira d’eux, sépara les disciples, et enseigna chaque jour dans l’école d’un nommé Tyrannus.
Il envoya en Macédoine deux de ses aides, Timothée et Éraste, et il resta lui-même quelque temps encore en Asie.
Cela étant incontestable, vous devez vous calmer, et ne rien faire avec précipitation.
Nous trouvâmes les disciples, et nous restâmes là sept jours. Les disciples, poussés par l’Esprit, disaient à Paul de ne pas monter à Jérusalem.
Ayant abordé à Syracuse, nous y restâmes trois jours.
Yhr seyt der propheten vnnd des testaments kinder, wilchs Got bestellet hatt zu eweren vettern, da er sprach zu Abraham, Durch deynen samen sollen benedeyet werden alle volcker auff erden,
denn dise nacht ist bey myr gestanden der Engell Gottis, des ich bynn, vnd dem ich diene,
Having spent some time there, he departed, and went through the region of Galatia, and Phrygia, in order, establishing all the disciples.
E, estando com eles, determinou-lhes que não se ausentassem de Jerusalém, mas que esperassem a promessa do Pai, que (disse ele) de mim ouvistes.
Aqueles, pois, que se haviam reunido perguntaram-lhe, dizendo: Senhor, restaurarás tu neste tempo o reino a Israel?
E disse-lhes: Não vos pertence saber os tempos ou as estações que o Pai estabeleceu pelo seu próprio poder.
E, estando com os olhos fitos no céu, enquanto ele subia, eis que junto deles se puseram dois homens vestidos de branco.
Os quais lhes disseram: Homens galileus, por que estais olhando para o céu? Esse Jesus, que dentre vós foi recebido em cima no céu, há de vir assim como para o céu o vistes ir.
Então voltaram para Jerusalém, do monte chamado das Oliveiras, o qual está perto de Jerusalém, à distância do caminho de um sábado.
Porque no livro dos Salmos está escrito: Fique deserta a sua habitação, E não haja quem nela habite, Tome outro o seu bispado.
E, cumprindo-se o dia de Pentecostes, estavam todos concordemente no mesmo lugar
E de repente veio do céu um som, como de um vento veemente e impetuoso, e encheu toda a casa em que estavam assentados.
E em Jerusalém estavam habitando judeus, homens religiosos, de todas as nações que estão debaixo do céu.
E, quando aquele som ocorreu, ajuntou-se uma multidão, e estava confusa, porque cada um os ouvia falar na sua própria língua.
E todos pasmavam e se maravilhavam, dizendo uns aos outros: Pois quê! não são galileus todos esses homens que estão falando?
E todos se maravilhavam e estavam suspensos, dizendo uns para os outros: Que quer isto dizer?
E outros, zombando, diziam: Estão cheios de mosto.
Estes homens não estão embriagados, como vós pensais, sendo a terceira hora do dia.
Homens israelitas, escutai estas palavras: A Jesus Nazareno, homem aprovado por Deus entre vós com maravilhas, prodígios e sinais, que Deus por ele fez no meio de vós, como vós mesmos bem sabeis
Porque dele disse Davi: Sempre via diante de mim o Senhor, Porque está à minha direita, para que eu não seja comovido
Homens irmãos, seja-me lícito dizer-vos livremente acerca do patriarca Davi, que ele morreu e foi sepultado, e entre nós está até hoje a sua sepultura.
Nesta previsão, disse da ressurreição de Cristo, que a sua alma não foi deixada no inferno, nem a sua carne viu a corrupção.
Porque a promessa vos diz respeito a vós, a vossos filhos, e a todos os que estão longe, a tantos quantos Deus nosso Senhor chamar.
E com muitas outras palavras isto testificava, e os exortava, dizendo: Salvai-vos desta geração perversa.
E todos os que criam estavam juntos, e tinham tudo em comum.
O qual convém que o céu contenha até aos tempos da restauração de tudo, dos quais Deus falou pela boca de todos os seus santos profetas, desde o princípio.
E, estando eles falando ao povo, sobrevieram os sacerdotes, e o capitão do templo, e os saduceus,
Seja conhecido de vós todos, e de todo o povo de Israel, que em nome de Jesus Cristo, o Nazareno, aquele a quem vós crucificastes e a quem Deus ressuscitou dentre os mortos, em nome desse é que este está são diante de vós.
Então eles, vendo a ousadia de Pedro e João, e informados de que eram homens sem letras e indoutos, maravilharam-se e reconheceram que eles haviam estado com Jesus.
E, vendo estar com eles o homem que fora curado, nada tinham que dizer em contrário.
E, tendo orado, moveu-se o lugar em que estavam reunidos
Guardando-a não ficava para ti? E, vendida, não estava em teu poder? Por que formaste este desígnio em teu coração? Não mentiste aos homens, mas a Deus.
E Ananias, ouvindo estas palavras, caiu e expirou. E um grande temor veio sobre todos os que isto ouviram.
E houve um grande temor em toda a igreja, e em todos os que ouviram estas coisas.
E muitos sinais e prodígios eram feitos entre o povo pelas mãos dos apóstolos. E estavam todos unanimemente no alpendre de Salomão.
E, levantando-se o sumo sacerdote, e todos os que estavam com ele (e eram eles da seita dos saduceus), encheram-se de inveja,
Ide e apresentai-vos no templo, e dizei ao povo todas as palavras desta vida.
E, ouvindo eles isto, entraram de manhã cedo no templo, e ensinavam. Chegando, porém, o sumo sacerdote e os que estavam com ele, convocaram o conselho, e a todos os anciãos dos filhos de Israel, e enviaram ao cárcere, para que de lá os trouxessem.
Dizendo: Achamos realmente o cárcere fechado, com toda a segurança, e os guardas, que estavam fora, diante das portas
Então o sumo sacerdote, o capitão do templo e os chefes dos sacerdotes, ouvindo estas palavras, estavam perplexos acerca deles e do que viria a ser aquilo.
E, chegando um, anunciou-lhes, dizendo: Eis que os homens que encerrastes na prisão estão no templo e ensinam ao povo.
Dizendo: Não vos admoestamos nós expressamente que não ensinásseis nesse nome? E eis que enchestes Jerusalém dessa vossa doutrina, e quereis lançar sobre nós o sangue desse homem.
E nós somos testemunhas acerca destas palavras, nós e também o Espírito Santo, que Deus deu àqueles que lhe obedecem.
E agora digo-vos: Dai de mão a estes homens, e deixai-os, porque, se este conselho ou esta obra é de homens, se desfará,
Então todos os que estavam assentados no conselho, fixando os olhos nele, viram o seu rosto como o rosto de um anjo.
E ele disse: Homens, irmãos, e pais, ouvi. O Deus da glória apareceu a nosso pai Abraão, estando na mesopotâmia, antes de habitar em Harã,
Então saiu da terra dos caldeus, e habitou em Harã. E dali, depois que seu pai faleceu, Deus o trouxe para esta terra em que habitais agora.
E na segunda vez foi José conhecido por seus irmãos, e a sua linhagem foi manifesta a Faraó.
E a esta palavra fugiu Moisés, e esteve como estrangeiro na terra de Midiã, onde gerou dois filhos.
E disse-lhe o Senhor: Tira as alparcas dos teus pés, porque o lugar em que estás é terra santa.
Tenho visto atentamente a aflição do meu povo que está no Egito, e ouvi os seus gemidos, e desci a livrá-los. Agora, pois, vem, e enviar-te-ei ao Egito.
Mas Deus se afastou, e os abandonou a que servissem ao exército do céu, como está escrito no livro dos profetas: Porventura me oferecestes vítimas e sacrifícios No deserto por quarenta anos, ó casa de Israel?
Estava entre nossos pais no deserto o tabernáculo do testemunho, como ordenara aquele que disse a Moisés que o fizesse segundo o modelo que tinha visto.
Porventura não fez a minha mão todas estas coisas?
Mas ele, estando cheio do Espírito Santo, fixando os olhos no céu, viu a glória de Deus, e Jesus, que estava à direita de Deus
E disse: Eis que vejo os céus abertos, e o Filho do homem, que está em pé à mão direita de Deus.
E também Saulo consentiu na morte dele. E fez-se naquele dia uma grande perseguição contra a igreja que estava em Jerusalém
E as multidões unanimemente prestavam atenção ao que Filipe dizia, porque ouviam e viam os sinais que ele fazia
E estava ali um certo homem, chamado Simão, que anteriormente exercera naquela cidade a arte mágica, e tinha iludido o povo de Samaria, dizendo que era uma grande personagem
Os apóstolos, pois, que estavam em Jerusalém, ouvindo que Samaria recebera a palavra de Deus, enviaram para lá Pedro e João.
Tu não tens parte nem sorte nesta palavra, porque o teu coração não é reto diante de Deus.
Pois vejo que estás em fel de amargura, e em laço de iniqüidade.
E o anjo do Senhor falou a Filipe, dizendo: Levanta-te, e vai para o lado do sul, ao caminho que desce de Jerusalém para Gaza, que está deserta.
Então Filipe, abrindo a sua boca, e começando nesta Escritura, lhe anunciou a Jesus.
E, tendo comido, ficou confortado. E esteve Saulo alguns dias com os discípulos que estavam em Damasco.
E todos os que o ouviam estavam atônitos, e diziam: Não é este o que em Jerusalém perseguia os que invocavam este nome, e para isso veio aqui, para os levar presos aos principais dos sacerdotes?
E havia em Jope uma discípula chamada Tabita, que traduzido se diz Dorcas. Esta estava cheia de boas obras e esmolas que fazia.
E, como Lida era perto de Jope, ouvindo os discípulos que Pedro estava ali, lhe mandaram dois homens, rogando-lhe que não se demorasse em vir ter com eles.
Este está com um certo Simão curtidor, que tem a sua casa junto do mar. Ele te dirá o que deves fazer.
E, retirando-se o anjo que lhe falava, chamou dois dos seus criados, e a um piedoso soldado dos que estavam ao seu serviço.
E no dia seguinte, indo eles seu caminho, e estando já perto da cidade, subiu Pedro ao terraço para orar, quase à hora sexta.
E estando Pedro duvidando entre si acerca do que seria aquela visão que tinha visto, eis que os homens que foram enviados por Cornélio pararam à porta, perguntando pela casa de Simão.
E no dia imediato chegaram a Cesaréia. E Cornélio os estava esperando, tendo já convidado os seus parentes e amigos mais íntimos.
E disse Cornélio: Há quatro dias estava eu em jejum até esta hora, orando em minha casa à hora nona.
E eis que diante de mim se apresentou um homem com vestes resplandecentes, e disse: Cornélio, a tua oração foi ouvida, e as tuas esmolas estão em memória diante de Deus.
E logo mandei chamar-te, e bem fizeste em vir. Agora, pois, estamos todos presentes diante de Deus, para ouvir tudo quanto por Deus te é mandado.
Esta palavra, vós bem sabeis, veio por toda a Judéia, começando pela Galiléia, depois do batismo que João pregou
A este ressuscitou Deus ao terceiro dia, e fez que se manifestasse,
E, dizendo Pedro ainda estas palavras, caiu o Espírito Santo sobre todos os que ouviam a palavra.
E ouviram os apóstolos, e os irmãos que estavam na Judéia, que também os gentios tinham recebido a palavra de Deus.
Estando eu orando na cidade de Jope, tive, num arrebatamento dos sentidos, uma visão
E eis que, na mesma hora, pararam, junto da casa em que eu estava, três homens que me foram enviados de Cesaréia.
E, ouvindo estas coisas, apaziguaram-se, e glorificaram a Deus, dizendo: Na verdade até aos gentios deu Deus o arrependimento para a vida.
E chegou a fama destas coisas aos ouvidos da igreja que estava em Jerusalém
E quando Herodes estava para o fazer comparecer, nessa mesma noite estava Pedro dormindo entre dois soldados, ligado com duas cadeias, e os guardas diante da porta guardavam a prisão.
E, saindo, o seguia. E não sabia que era real o que estava sendo feito pelo anjo, mas cuidava que via alguma visão.
E, considerando ele nisto, foi à casa de Maria, mãe de João, que tinha por sobrenome Marcos, onde muitos estavam reunidos e oravam.
E, conhecendo a voz de Pedro, de gozo não abriu a porta, mas, correndo para dentro, anunciou que Pedro estava à porta.
E disseram-lhe: Estás fora de ti. Mas ela afirmava que assim era. E diziam: É o seu anjo.
E ele estava irritado com os de Tiro e de Sidom
E num dia designado, vestindo Herodes as vestes reais, estava assentado no tribunal e lhes fez uma prática.
E na igreja que estava em Antioquia havia alguns profetas e doutores, a saber: Barnabé e Simeão chamado Níger, e Lúcio, cireneu, e Manaém, que fora criado com Herodes o tetrarca, e Saulo.
O qual estava com o procônsul Sérgio Paulo, homem prudente. Este, chamando a si Barnabé e Saulo, procurava muito ouvir a palavra de Deus.
E, partindo de Pafos, Paulo e os que estavam com ele chegaram a Perge, da Panfília. Mas João, apartando-se deles, voltou para Jerusalém.
Homens irmãos, filhos da geração de Abraão, e os que dentre vós temem a Deus, a vós vos é enviada a palavra desta salvação.
E, havendo eles cumprido todas as coisas que dele estavam escritas, tirando-o do madeiro, o puseram na sepultura
Como também está escrito no salmo segundo: Meu filho és tu, hoje te gerei.
Vede, pois, que não venha sobre vós o que está dito nos profetas:
Mas os judeus incitaram algumas mulheres religiosas e honestas, e os principais da cidade, e levantaram perseguição contra Paulo e Barnabé, e os lançaram fora dos seus termos.
E os discípulos estavam cheios de alegria e do Espírito Santo.
E estava assentado em Listra certo homem leso dos pés, coxo desde o ventre de sua mãe, o qual nunca tinha andado.
E o sacerdote de Júpiter, cujo templo estava em frente da cidade, trazendo para a entrada da porta touros e grinaldas, queria com a multidão sacrificar-lhes.
Sobrevieram, porém, uns judeus de Antioquia e de Icônio que, tendo convencido a multidão, apedrejaram a Paulo e o arrastaram para fora da cidade, cuidando que estava morto.
Tendo tido Paulo e Barnabé não pequena discussão e contenda contra eles, resolveu-se que Paulo e Barnabé, e alguns dentre eles, subissem a Jerusalém, aos apóstolos e aos anciãos, sobre aquela questão.
Depois disto voltarei, E reedificarei o tabernáculo de Davi, que está caído, Levantá-lo-ei das suas ruínas, E tornarei a edificá-lo.
Para que o restante dos homens busque ao Senhor, E todos os gentios, sobre os quais o meu nome é invocado, Diz o Senhor, que faz todas estas coisas,
E por intermédio deles escreveram o seguinte: Os apóstolos, e os anciãos e os irmãos, aos irmãos dentre os gentios que estão em Antioquia, e Síria e Cilícia, saúde.
Na verdade pareceu bem ao Espírito Santo e a nós, não vos impor mais encargo algum, senão estas coisas necessárias:
E alguns dias depois, disse Paulo a Barnabé: Tornemos a visitar nossos irmãos por todas as cidades em que já anunciamos a palavra do Senhor, para ver como estão.
E chegou a Derbe e Listra. E eis que estava ali um certo discípulo por nome Timóteo, filho de uma judia que era crente, mas de pai grego
Do qual davam bom testemunho os irmãos que estavam em Listra e em Icônio.
E, quando iam passando pelas cidades, lhes entregavam, para serem observados, os decretos que haviam sido estabelecidos pelos apóstolos e anciãos em Jerusalém.
E, logo depois desta visão, procuramos partir para a Macedônia, concluindo que o Senhor nos chamava para lhes anunciarmos o evangelho.
E dali para Filipos, que é a primeira cidade desta parte da Macedônia, e é uma colônia
Esta, seguindo a Paulo e a nós, clamava, dizendo: Estes homens, que nos anunciam o caminho da salvação, são servos do Deus Altíssimo.
E, vendo seus senhores que a esperança do seu lucro estava perdida, prenderam Paulo e Silas, e os levaram à praça, à presença dos magistrados.
Mas Paulo clamou com grande voz, dizendo: Não te faças nenhum mal, que todos aqui estamos.
E lhe pregavam a palavra do Senhor, e a todos os que estavam em sua casa.
E o carcereiro anunciou a Paulo estas palavras, dizendo: Os magistrados mandaram que vos soltasse
E os quadrilheiros foram dizer aos magistrados estas palavras
E alvoroçaram a multidão e os principais da cidade, que ouviram estas coisas.
Ora, estes foram mais nobres do que os que estavam em Tessalônica, porque de bom grado receberam a palavra, examinando cada dia nas Escrituras se estas coisas eram assim.
E, estando Paulo no meio do Areópago, disse: Homens atenienses, em tudo vos vejo um tanto supersticiosos
Porque, passando eu e vendo os vossos santuários, achei também um altar em que estava escrito: AO DEUS DESCONHECIDO. Esse, pois, que vós honrais, não o conhecendo, é o que eu vos anuncio.
E, saindo dali, entrou em casa de um homem chamado Tício Justo, que servia a Deus, e cuja casa estava junto da sinagoga.
Porque eu sou contigo, e ninguém lançará mão de ti para te fazer mal, pois tenho muito povo nesta cidade.
Mas, se a questão é de palavras, e de nomes, e da lei que entre vós há, vede-o vós mesmos
E, estando ali algum tempo, partiu, passando sucessivamente pela província da Galácia e da Frígia, confirmando a todos os discípulos.
E sucedeu que, enquanto Apolo estava em Corinto, Paulo, tendo passado por todas as regiões superiores, chegou a Éfeso
E, cumpridas estas coisas, Paulo propôs, em espírito, ir a Jerusalém, passando pela Macedônia e pela Acaia, dizendo: Depois que houver estado ali, importa-me ver também Roma.
E não somente há o perigo de que a nossa profissão caia em descrédito, mas também de que o próprio templo da grande deusa Diana seja estimado em nada, vindo a ser destruída a majestade daquela que toda a Ásia e o mundo veneram.
Mas, se Demétrio e os artífices que estão com ele têm alguma coisa contra alguém, há audiências e há procônsules
E havia muitas luzes no cenáculo onde estavam juntos.
E, estando um certo jovem, por nome Êutico, assentado numa janela, caiu do terceiro andar, tomado de um sono profundo que lhe sobreveio durante o extenso discurso de Paulo
Paulo, porém, descendo, inclinou-se sobre ele e, abraçando-o, disse: Não vos perturbeis, que a sua alma nele está.
Porque já Paulo tinha determinado passar ao largo de Éfeso, para não gastar tempo na Ásia. Apressava-se, pois, para estar, se lhe fosse possível, em Jerusalém no dia de Pentecostes.
Portanto, vigiai, lembrando-vos de que durante três anos, não cessei, noite e dia, de admoestar com lágrimas a cada um de vós.
Sim, vós mesmos sabeis que para o que me era necessário a mim, e aos que estão comigo, estas mãos me serviram.
E no dia seguinte, partindo dali Paulo, e nós que com ele estávamos, chegamos a Cesaréia
E, vindo ter conosco, tomou a cinta de Paulo, e ligando-se os seus próprios pés e mãos, disse: Isto diz o Espírito Santo: Assim ligarão os judeus em Jerusalém o homem de quem é esta cinta, e o entregarão nas mãos dos gentios.
E já acerca de ti foram informados de que ensinas todos os judeus que estão entre os gentios a apartarem-se de Moisés, dizendo que não devem circuncidar seus filhos, nem andar segundo o costume da lei.
E quando os sete dias estavam quase a terminar, os judeus da Ásia, vendo-o no templo, alvoroçaram todo o povo e lançaram mão dele,
E, procurando eles matá-lo, chegou ao tribuno da coorte o aviso de que Jerusalém estava toda em confusão
Quanto a mim, sou judeu, nascido em Tarso da Cilícia, e nesta cidade criado aos pés de Gamaliel, instruído conforme a verdade da lei de nossos pais, zeloso de Deus, como todos vós hoje sois.
E os que estavam comigo viram, em verdade, a luz, e se atemorizaram muito, mas não ouviram a voz daquele que falava comigo.
E, como eu não via, por causa do esplendor daquela luz, fui levado pela mão dos que estavam comigo, e cheguei a Damasco.
E quando o sangue de Estêvão, tua testemunha, se derramava, também eu estava presente, e consentia na sua morte, e guardava as capas dos que o matavam.
E ouviram-no até esta palavra, e levantaram a voz, dizendo: Tira da terra um tal homem, porque não convém que viva.
E, quando o estavam atando com correias, disse Paulo ao centurião que ali estava: É-vos lícito açoitar um romano, sem ser condenado?
Mas o sumo sacerdote, Ananias, mandou aos que estavam junto dele que o ferissem na boca.
E os que ali estavam disseram: Injurias o sumo sacerdote de Deus?
E eram mais de quarenta os que fizeram esta conjuração.
Agora, pois, vós, com o conselho, rogai ao tribuno que vo-lo traga amanhã, como que querendo saber mais alguma coisa de seus negócios, e, antes que chegue, estaremos prontos para o matar.
E o filho da irmã de Paulo, tendo ouvido acerca desta cilada, foi, e entrou na fortaleza, e o anunciou a Paulo.
E também os judeus o acusavam, dizendo serem estas coisas assim.
Paulo, porém, fazendo-lhe o presidente sinal que falasse, respondeu: Porque sei que já vai para muitos anos que desta nação és juiz, com tanto melhor ânimo respondo por mim.
Mas confesso-te isto que, conforme aquele caminho que chamam seita, assim sirvo ao Deus de nossos pais, crendo tudo quanto está escrito na lei e nos profetas.
A não ser estas palavras que, estando entre eles, clamei: Hoje sou julgado por vós acerca da ressurreição dos mortos.
Então Félix, havendo ouvido estas coisas, lhes pôs dilação, dizendo: Havendo-me informado melhor deste Caminho, quando o tribuno Lísias tiver descido, então tomarei inteiro conhecimento dos vossos negócios.
Mas Festo respondeu que Paulo estava guardado em Cesaréia, e que ele brevemente partiria para lá.
Todavia Festo, querendo comprazer aos judeus, respondendo a Paulo, disse: Queres tu subir a Jerusalém, e ser lá perante mim julgado acerca destas coisas?
Por cujo respeito os principais dos sacerdotes e os anciãos dos judeus, estando eu em Jerusalém, compareceram perante mim, pedindo sentença contra ele.
Acerca do qual, estando presentes os acusadores, nenhuma coisa apontaram daquelas que eu suspeitava.
E, estando eu perplexo acerca da inquirição desta causa, disse se queria ir a Jerusalém, e lá ser julgado acerca destas coisas.
E Festo disse: Rei Agripa, e todos os senhores que estais presentes conosco
Å qual as nossas doze tribos esperam chegar, servindo a Deus continuamente, noite e dia. Por esta esperança, ó rei Agripa, eu sou acusado pelos judeus.
Antes anunciei primeiramente aos que estão em Damasco e em Jerusalém, e por toda a terra da Judéia, e aos gentios, que se emendassem e se convertessem a Deus, fazendo obras dignas de arrependimento.
E, dizendo ele isto em sua defesa, disse Festo em alta voz: Estás louco, Paulo
Porque o rei, diante de quem falo com ousadia, sabe estas coisas, pois não creio que nada disto lhe é oculto
E disse Paulo: Prouvera a Deus que, ou por pouco ou por muito, não somente tu, mas também todos quantos hoje me estão ouvindo, se tornassem tais qual eu sou, exceto estas cadeias.
E, dizendo ele isto, levantou-se o rei, o presidente, e Berenice, e os que com eles estavam assentados.
E, embarcando nós em um navio adramitino, partimos navegando pelos lugares da costa da Ásia, estando conosco Aristarco, macedónio, de tessalônica.
E, costeando-a dificilmente, chegamos a um lugar chamado Bons Portos, perto do qual estava a cidade de Laséia.
E, passado muito tempo, e sendo já perigosa a navegação, pois, também o jejum já tinha passado, Paulo os admoestava,
E, andando nós agitados por uma veemente tempestade, no dia seguinte aliviaram o navio.
E, não aparecendo, havia já muitos dias, nem sol nem estrelas, e caindo sobre nós uma não pequena tempestade, fugiu-nos toda a esperança de nos salvarmos.
E, havendo já muito que não se comia, então Paulo, pondo-se em pé no meio deles, disse: Fora, na verdade, razoável, ó senhores, ter-me ouvido a mim e não partir de Creta, e assim evitariam este incômodo e esta perda.
Porque esta mesma noite o anjo de Deus, de quem eu sou, e a quem sirvo, esteve comigo,
E, quando chegou a décima quarta noite, sendo impelidos de um e outro lado no mar Adriático, lá pela meia-noite suspeitaram os marinheiros que estavam próximos de alguma terra.
E aconteceu estar de cama enfermo de febre e disenteria o pai de Públio, que Paulo foi ver, e, havendo orado, pôs as mãos sobre ele, e o curou.
Por esta causa vos chamei, para vos ver e falar
E, como ficaram entre si discordes, despediram-se, dizendo Paulo esta palavra: Bem falou o Espírito Santo a nossos pais pelo profeta Isaías,
Porquanto o coração deste povo está endurecido, E com os ouvidos ouviram pesadamente, E fecharam os olhos, Para que nunca com os olhos vejam, Nem com os ouvidos ouçam, Nem do coração entendam, E se convertam, E eu os cure.
Seja-vos, pois, notório que esta salvação de Deus é enviada aos gentios, e eles a ouvirão.
E, havendo ele dito estas palavras, partiram os judeus, tendo entre si grande contenda.