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Term: fatto • Found: 61
Uomini d'Israele, ponete mente a queste parole: Gesù Nazareno, uomo approvato da Dio tra voi con opere potenti e prodigi e segni, che Dio ha fatto per mezzo di lui tra voi, come voi stessi ben sapete;
Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita; tu mi ricolmerai di gioia con la tua presenza".
Sappia dunque certissimamente tutta la casa d'Israele, che Dio ha fatto Signore e Cristo questo Gesù che voi avete crocifisso».
E Pietro, vedendo la gran folla, parlò e disse: «Uomini Israeliti, perché vi meravigliate di questo? perché tenete gli occhi su di noi, come se di potenza e bontà nostra avessimo fatto sì che costui cammini?
Or io so, fratelli, che il male fatto da voi e da' vostri capi, fu per ignoranza.
Essi, fatti comparire in mezzo Pietro e Giovanni, li interrogarono: «Con qual potere e in nome di chi avete fatto ciò?».
E quelli, udito ciò, alzarono d'un sol cuore la voce a Dio, e dissero: «Signore, tu sei colui che hai fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi,
Essi han fatto quel che la tua mano e il tuo consiglio decretò si facesse.
E adesso vi dico: - Non vi occupate di questi uomini, e lasciateli andare; perché se il fatto loro è opera di uomo, cadrà da sé.
Ma come si avvicinava il tempo della promessa che Dio aveva fatto ad Abramo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto;
Di fatto, spiriti immondi uscivan da molti che n'erano invasi, gridando ad alta voce;
Saulo, tremante e stupefatto, disse: «Signore, che vuoi ch'io faccia?».
Anania rispose: «Signore, ho udito da molti, di quest'uomo, quanto male abbia fatto a' tuoi santi in Gerusalemme;
Si seppe il fatto per tutta Joppe; e molti credettero nel Signore.
E subito mandai da te; e tu hai fatto bene a venire. Or tutti siamo davanti a te, per udir quello che il Signore t'ha ordinato».
E noi siamo testimoni di tutto quello che egli ha fatto nel paese de' Giudei e in Gerusalemme; ed essi l'hanno ucciso, appendendolo a un legno.
Ma Dio l'ha risuscitato il terzo giorno, e ha fatto sì che si rendesse visibile,
La notizia del fatto giunse agli orecchi della Chiesa ch'era in Gerusalemme, e mandarono Barnaba sino ad Antiochia.
Ma egli, fatto cenno con la mano che tacessero, raccontò loro in qual modo il Signore l'avesse liberato. Poi disse: «Fate sapere queste cose a Giacomo e a' fratelli».Poi uscì, e se n'andò altrove.
Or fattosi giorno, vi era grande scompiglio tra i soldati, su quel che fosse avvenuto di Pietro.
Lo stesso Erode, fattolo cercare e non avendolo trovato, volle interrogar le sentinelle, e le condannò al supplizio. Poi, lasciata la Giudea, andò a stare in Cesarea.
Allora il proconsole, veduto il fatto, credette, ammirando la dottrina del Signore.
Allora Paolo, alzatosi e fatto cenno con la mano, disse: «Uomini d'Israele, e voi che temete Dio, ascoltate.
Ma, fattosi un tumulto di Gentili e di Giudei co' loro capi, a fin di oltraggiarli, e lapidarli,
Allora la folla, visto quel che Paolo aveva fatto, alzò la voce, dicendo in lingua licaonica: «Gli dèi han preso forma umana, e son discesi fino a noi».
«Uomini, perché fate questo? Anche noi siam de' mortali, uomini simili a voi, e vi predichiamo che da queste cose vane vi convertiate al Dio vivente, che ha fatto il cielo e la terra e il mare, e tutte le cose che sono in essi.
Al loro arrivo, adunarono la chiesa, e raccontarono le grandi cose che Dio aveva fatto con essi, e come aveva aperta ai Gentili la porta della fede.
Arrivati a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva fatto con loro.
né tra noi e loro ha fatto alcuna differenza, avendo purificato i loro cuori mediante la fede.
Poi, avendo lo Spirito Santo fatto divieto d'annunziar la parola di Dio nell'Asia, traversarono la Frigia e il paese della Galazia;
Fattosi giorno, i giudici mandarono i littori a dire: «Metti in libertà quegli uomini».
E anche certi filosofi epicurei e stoici disputavano con lui, e alcuni dicevano: «Che vuol dire questo chiacchierone?». E altri: «Par che annunzi divinità straniere!». Egli, di fatto, annunziava Gesù e la risurrezione.
Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che vi si trova, Signore com'è del cielo e della terra, non abita in templi fatti dalla mano dell'uomo;
E come Paolo era lì pronto a parlare, Gallione disse a' Giudei: «Se si trattasse di qualche delitto, di qualche grave misfatto, io, o Giudei, vi darei ascolto come ragion vuole;
Tutti allora presero Sostene, capo della sinagoga, e lo percossero dinanzi al tribunale; e Gallione non se ne curava affatto.
Paolo rimase là molti giorni ancora, e dopo, preso commiato da' fratelli, s'imbarcò per la Siria, con Priscilla ed Aquila, fattosi tagliare i capelli a Cenerea, perché aveva un voto.
Il fatto si riseppe da tutti, Giudei e Greci, che erano in Efeso, e tutti furon presi da spavento; e il nome del Signore Gesù era glorificato.
Allora presero di tra la folla un tal Alessandro, che i Giudei spingevano avanti. E Alessandro, fatto cenno con la mano, voleva ragionare al popolo.
e ho fatto di tutto per mostrarvi, lavorando così, che s'ha da aver cura dei bisognosi, rammentandosi le parole del Signore Gesù, il quale disse: - È meglio dare, che ricevere -».
Fai dunque così come ti diciamo: Son presso di noi quattro uomini, che hanno fatto voto;
Essi, di fatto, avevano già visto andar con lui Trofimo d'Efeso per la città, e pensavano che Paolo l'avesse fatto entrare nel tempio.
Allora il tribuno avvicinatosi, lo fece arrestare e stringere con due catene; poi chiese chi fosse e che avesse fatto.
E avendo colui acconsentito, Paolo, ritto in piè sulla scalinata, fece segno con la mano al popolo, e, fattosi gran silenzio, parlò loro in lingua ebraica così:
Onde coloro che stavano per torturarlo si ritrassero subito da lui; e il tribuno stesso ebbe paura a saper ch'egli era cittadino Romano, perché l'aveva fatto legare.
Il tumulto cresceva; e il tribuno, temendo che Paolo fosse fatto da loro a pezzi, comandò ai soldati che scendessero a prenderlo in mezzo e condurlo in fortezza.
Essi si recarono dai capi dei sacerdoti e dagli anziani, dicendo: «Noi abbiam fatto voto, con imprecazione, di non prender cibo sino a quando non abbiamo ucciso Paolo.
E Paolo, fatto chiamare uno dei centurioni, gli disse: «Conduci questo giovine dal tribuno; ha qualche cosa da fargli sapere».
ma tu non ti fidare di essi, perché più di quaranta de' loro gli preparano insidie, avendo fatto voto con imprecazioni di non mangiare né bere, sino a che non l'abbiano ucciso: ed ora stanno pronti, aspettando il tuo assenso».
Fatto venir Paolo, Tertullo cominciò così l'accusa: «La molta pace che in grazia tua godiamo, e le riforme ispirate dalla tua avvedutezza,
E Paolo, dopo che il governatore gli ebbe fatto segno di parlare, rispose: «Siccome so che da molti anni tu governi questa nazione, con maggior fiducia parlo in mia difesa.
mentre Paolo si difendeva: «Io non ho fatto nulla di male né contro la legge de' Giudei, né contro il tempio, né contro Cesare».
Ma Paolo rispose: «Io sto al tribunale di Cesare, e qui mi si deve giudicare. A' Giudei non ho fatto torto, come tu sai molto bene.
Dato ch'io sia colpevole e abbia fatto cosa degna di morte, non ricuso di morire; ma se nelle accuse di costoro non c'è nulla di vero, nessuno mi può donare ad essi. Mi appello a Cesare!».
Io però ho riconosciuto che non ha fatto nulla che meriti la morte; e siccome egli stesso s'è appellato ad Augusto, io ho deciso di mandarlo.
Ma non ho nulla di ben certo da scriverne al sovrano; perciò l'ho fatto venire davanti a voi, e principalmente davanti a te, o re Agrippa, affinché, dopo questo esame, io abbia qualcosa da scrivere.
e, ritiratisi in disparte, dicevano tra loro: «Quest'uomo non ha fatto nulla che meriti morte o prigione».
dicendomi: - Paolo, non temere; tu devi comparire dinanzi a Cesare; ed ecco, Dio t'ha fatto dono di tutti quelli che navigano con te.-
Fattosi giorno, non riconoscevano la terra; ma scòrsero un certo seno che aveva spiaggia, e deliberarono di spingervi la nave, se venisse lor fatto.
Di fatto, acceso un gran fuoco, ci ristorarono tutti dalla pioggia che cadeva e dal freddo.
Tre giorni dopo, Paolo convocò i principali Giudei; e, quando furon venuti, disse loro: «Fratelli, io, senza aver fatto nulla né contro il popolo né contro le consuetudini de' padri, fui preso a Gerusalemme, e dato in man de' Romani.
perché il cuore di questo popolo s'è fatto insensibile; son divenuti duri d'orecchi e han chiuso gli occhi, onde non succeda che gli occhi loro vedano, che gli orecchi loro odano, che il cuor loro intenda, che si convertano, e che io li risani". -