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Quando si trovava con essi, comandò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma d'aspettarvi la promessa dal Padre; - della quale (disse) m'avete udito parlare.
e tutti furon ripieni di Spirito Santo, e cominciarono a parlare in varie lingue, secondo che lo Spirito dava loro d'esprimersi.
e quando fu udito quel tuono, la moltitudine si radunò, e rimase confusa, perché ciascuno li udiva parlare nel proprio linguaggio.
E si stupivano tutti, chiedendosi con meraviglia: «Oh! quelli che parlano non son essi Galilei?
E come va che noi li udiamo parlare ciascuno nel nostro natio linguaggio?
sia Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi; noi tutti li udiamo parlare ne' nostri linguaggi delle grandezze di Dio!».
che il cielo terrà accolto fino a' tempi della restaurazione di tutte le cose, dei quali Dio ha parlato fin dalle più antiche età per bocca de' suoi santi profeti.
E tutti i profeti, da Samuele in poi, quanti han parlato, anch'essi annunziarono questi giorni.
- Mentre che essi parlavano al popolo, i sacerdoti, il capitano del tempio e i Sadducei sopraggiunsero,
ma, perché la cosa non si diffonda anche più nel popolo, imponiamo loro con minacce di non parlare più in quel nome a persona alcuna».
E, dopo averli richiamati, intimaron loro di assolutamente non parlare e non insegnare nel nome di Gesù.
Quanto a noi, non possiamo non parlare di quel ch'abbiamo visto e udito».
Poi, chiamati gli apostoli, li fecero battere, e, intimato a essi di non parlar mai nel nome di Gesù, li lasciarono andare.
e non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.
È questi che si trovò nell'assemblea del deserto con l'angelo che gli parlava dal monte Sinai e co' padri nostri, e ricevette parole di vita per darle a noi.
Il tabernacolo della testimonianza era co' padri nostri nel deserto, come Dio aveva ordinato parlando a Mosé, che lo facesse nella forma che gli fu data a vedere;
L'eunuco disse a Filippo: «Ti prego; di chi parla qui il profeta?, di sé o di qualche altro?».
Allora Filippo cominciò a parlare, e cominciando da quella Scrittura, gli annunziò la buona novella di Gesù.
Allora Barnaba lo prese con sé, lo menò dagli apostoli, e raccontò loro come lungo la via avesse visto il Signore, come il Signore gli avesse parlato, e come in Damasco egli avesse liberamente predicato nel nome di
E come l'angelo che gli parlava se ne fu partito, Cornelio chiamò due de' suoi domestici e un soldato timorato di Dio, di quelli sottoposti a lui,
Allora Pietro cominciò a parlare, e disse: «È proprio vero che Dio non fa distinzione di persone;
E Pietro non aveva ancor finito di parlare, che lo Spirito Santo discese sopra tutti quelli che ascoltavano il discorso.
perché li udivano parlare in altre lingue e magnificare Dio.
Or com'io avevo cominciato a parlare, lo Spirito Santo discese su loro, come da principio su noi.
Ma alcuni di loro, uomini Ciprioti e Cirenei, venuti in Antiochia, cominciarono a parlare anche a' Greci, annunziando loro il Signore Gesù.
Or mentre alcuni se n'uscivano, gli apostoli furon pregati di tornar nel sabato seguente a parlare delle medesime cose.
- E anche in Iconio avvenne che essi entrarono insieme nella sinagoga de' Giudei, e parlarono in maniera che una gran moltitudine di Giudei e di Greci credette.
E Barnaba chiamavano Giove, Paolo invece Mercurio, essendo egli il primo a parlare.
Anche parlando così, a mala pena potettero ritrarre la folla dall'offrir loro un sacrificio.
Giuda e Sila, essendo anch'essi profeti, parlarono a lungo ai fratelli per consolarli e fortificarli.
Venuto il sabato, andammo fuor di porta, presso al fiume, dove pareva che fosse il luogo della preghiera; e, postici a sedere, ci mettemmo a parlare alle donne là adunate.
E il Signore, di notte in visione, disse a Paolo: «Non temere, ma parla e non tacere;
E come Paolo era lì pronto a parlare, Gallione disse a' Giudei: «Se si trattasse di qualche delitto, di qualche grave misfatto, io, o Giudei, vi darei ascolto come ragion vuole;
Egli era stato istruito nella dottrina del Signore, e, fervente di spirito, parlava e insegnava con diligenza quanto concerneva Gesù, quantunque non avesse conoscenza che del battesimo di Giovanni.
Con grande franchezza egli cominciò a parlare nella sinagoga; e Aquila e Priscilla, dopo averlo udito, lo presero con loro e gli esposero con maggior precisione la dottrina del Signore.
e, dopo che Paolo ebbe loro imposte le mani, lo Spirito Santo scese su di loro, e parlavano in altre lingue e profetavano.
Ma siccome alcuni si ostinavano a non credere, e sparlavano della dottrina del Signore dinanzi alla moltitudine, egli, separatosi da loro, riunì a parte i discepoli, e tenne ogni giorno adunanza d'istruzione nella scuola d'un certo Tiranno.
Poi, risalito che fu, spezzò il pane e prese cibo; e così trattenendosi a parlare, quando fu all'alba partì.
Paolo replicò: «Io sono un Giudeo, di Tarso, cittadino di quella non oscura città di Cilicia; permettimi, ti prego, di parlare al popolo».
Quando ebbero udito che parlava loro in lingua ebraica, tanto più fecero silenzio.
E quanti erano meco videro ben la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava.
E si fece un gran vociare. Alcuni del partito de' Farisei si levaron su a protestare, gridando: «Noi non troviamo alcun male in quest'uomo; e se uno spirito o un angelo gli avesse parlato?».
E Paolo, dopo che il governatore gli ebbe fatto segno di parlare, rispose: «Siccome so che da molti anni tu governi questa nazione, con maggior fiducia parlo in mia difesa.
Qualche giorno dopo, venne Felice con Drusilla sua moglie, che era giudea, e, mandato a chiamar Paolo, lo volle sentir parlare della fede in Cristo Gesù.
Ma quando Paolo entrò a parlar di giustizia, di continenza, e del futuro giudizio, Felice atterrito disse: «Per adesso va' pure; a miglior tempo ti manderò a chiamare».
- E Agrippa disse a Paolo: «Puoi parlare in tua difesa». Allora Paolo, stesa la mano, cominciò in tal modo a difendersi:
Mentre Paolo così parlava in sua difesa, Festo esclamò ad alta voce: «Paolo, tu farnetichi; la molta dottrina ti fa dare in pazzia».
Per questo motivo ho chiesto di vedervi e di parlarvi: giacchè per la speranza d'Israele io sono avvinto da questa catena».
Après qu’il eut souffert, il leur apparut vivant, et leur en donna plusieurs preuves, se montrant à eux pendant quarante jours, et parlant des choses qui concernent le royaume de Dieu.
Alors Pierre, se présentant avec les onze, éleva la voix, et leur parla en ces termes : Hommes Juifs, et vous tous qui séjournez à Jérusalem, sachez ceci, et prêtez l’oreille à mes paroles !
Tandis que Pierre et Jean parlaient au peuple, survinrent les sacrificateurs, le commandant du temple, et les sadducéens,
mais ils ne pouvaient résister à sa sagesse et à l’Esprit par lequel il parlait.
Dieu parla ainsi : Sa postérité séjournera dans un pays étranger
C’est lui qui, lors de l’assemblée au désert, étant avec l’ange qui lui parlait sur la montagne de Sinaï et avec nos pères, reçut des oracles vivants, pour nous les donner.
Il parlait aussi et disputait avec les Hellénistes
Ils restèrent cependant assez longtemps à Icone, parlant avec assurance, appuyés sur le Seigneur, qui rendait témoignage à la parole de sa grâce et permettait qu’il se fît par leurs mains des prodiges et des miracles.
Le jour du sabbat, nous nous rendîmes, hors de la porte, vers une rivière, où nous pensions que se trouvait un lieu de prière. Nous nous assîmes, et nous parlâmes aux femmes qui étaient réunies.
Lorsque Paul leur eut imposé les mains, le Saint-Esprit vint sur eux, et ils parlaient en langues et prophétisaient.
Ensuite Paul entra dans la synagogue, où il parla librement. Pendant trois mois, il discourut sur les choses qui concernent le royaume de Dieu, s’efforçant de persuader ceux qui l’écoutaient.
Quand il fut remonté, il rompit le pain et mangea, et il parla longtemps encore jusqu’au jour. Après quoi il partit.
Le tribun le lui ayant permis, Paul, debout sur les degrés, fit signe de la main au peuple. Un profond silence s’établit, et Paul, parlant en langue hébraïque, dit :
Lorsqu’ils entendirent qu’il leur parlait en langue hébraïque, ils redoublèrent de silence. Et Paul dit :
Ceux qui étaient avec moi virent bien la lumière, mais ils n’entendirent pas la voix de celui qui parlait. Alors je dis : Que ferai-je, Seigneur ?
Comme il parlait ainsi pour sa justification, Festus dit à haute voix : Tu es fou, Paul ! Ton grand savoir te fait déraisonner.
Comme ils se retiraient en désaccord, Paul n’ajouta que ces mots : C’est avec raison que le Saint-Esprit, parlant à vos pères par le prophète Esaïe, a dit :