Search results
Term: qual • Found: 133
A' quali Egli, dopo la sua passione, si diè a veder vivo con prove manifeste della sua risurrezione, apparendo ad essi durante quaranta giorni, e ragionando del regno di Dio.
Quando si trovava con essi, comandò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma d'aspettarvi la promessa dal Padre; - della quale (disse) m'avete udito parlare.
Allora essi tornarono a Gerusalemme dal monte che si chiama dell'Uliveto, il quale è vicino a Gerusalemme e ne dista il cammino di un sabato.
E nel pregare dissero: «Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostra quale di questi due tu hai scelto
E quello li guardava attentamente, aspettando di ricevere da essi qualche cosa.
che il cielo terrà accolto fino a' tempi della restaurazione di tutte le cose, dei quali Dio ha parlato fin dalle più antiche età per bocca de' suoi santi profeti.
Essi, fatti comparire in mezzo Pietro e Giovanni, li interrogarono: «Con qual potere e in nome di chi avete fatto ciò?».
poiché oggi ci s'interroga su d'un benefizio a un uomo infermo, per sapere in qual modo si sia guarito,
E in nessun altro è salute; perché non c'è sotto il cielo alcun altro nome dato agli uomini, dal quale possiamo aspettarci d'esser salvati».
tanto che portavan fuori nelle piazze gl'infermi su lettucci e strapunti, affinché, quando Pietro passava, almeno l'ombra sua ne coprisse qualcuno, e fossero liberati dalle loro infermità.
Dio l'ha esaltato con la sua destra qual principe e salvatore, per dare ad Israele ravvedimento e remission de' peccati.
Perciò, fratelli, sceglietevi di mezzo a voi sette uomini di buona riputazione, pieni di Spirito Santo e di sapienza, a' quali affideremo quest'ufficio;
E li presentarono agli apostoli; i quali, pregando, imposero loro le mani.
Ma disse pure: - Io giudicherò la nazione alla quale avranno servito; e dopo la prova usciranno, e serviranno a me nel luogo mio. -
i quali tutti furon trasportati a Sichem, e posti nel sepolcro che Abramo aveva comprato a danaro da' figli di Emor in Sichem.
il quale trovò grazia presso Dio e chiese di preparare una ferma dimora al Dio di Giacobbe.
- Mio trono è il cielo: e la terra è sgabello a' miei piedi. Qual casa mi edificherete voi? dice il Signore, o, qual sarà il luogo del mio riposo?
Qual dei profeti non perseguitarono i padri vostri? Uccisero perfino quelli che preannunziavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete stati i traditori e gli assassini!
I quali, poi che furono arrivati, pregarono che tutti ricevessero lo Spirito Santo:
E' si levò e partì. Ed ecco un uomo Etiope, eunuco, ministro di Candace, regina degli Etiopi e sovrintendente di tutti i tesori di lei, il quale era stato a Gerusalemme per adorare;
L'eunuco disse a Filippo: «Ti prego; di chi parla qui il profeta?, di sé o di qualche altro?».
Quanto a Filippo, si trovò in Azoto; e di là, evangelizzando tutte le città per le quali passava, arrivò a Cesarea.
Or in Damasco era un certo discepolo, Anania di nome, al quale il Signore disse in visione: «Anania!». Ed egli rispose: «Eccomi, Signore!».
Su, manda qualcuno a Joppe, e fa' chiamare un certo Simone, soprannominato Pietro;
e vide il cielo aperto e scenderne un oggetto simile a un gran lenzuolo, il quale tenuto per le quattro estremità, s'abbassava verso terra;
Or mentre Pietro stava incerto tra sé sul significato della visione avuta ecco gli uomini mandati da Cornelio, i quali, informatisi della casa di Simone, si presentarono alla porta.
E Pietro, sceso a quegli uomini, disse: «Eccomi, son io quello che cercate; qual è la cagione per cui siete venuti?».
Perciò chiamato, venni senza esitanza. Ora domando: - Per qual motivo m'avete mandato a chiamare? -».
ma che, tra qualunque gente, chi lo teme e pratica la giustizia gli è caro e accetto.
sapete che Dio unse di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale visse facendo il bene e risanando tutti gli oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui.
E comandò fossero battezzati nel nome del Signore Gesù Cristo. Essi poi lo pregarono di restar qualche giorno con loro.
il quale ti dirà delle cose a salvezza tua e di tutta la tua casa. -
Ma egli, fatto cenno con la mano che tacessero, raccontò loro in qual modo il Signore l'avesse liberato. Poi disse: «Fate sapere queste cose a Giacomo e a' fratelli».Poi uscì, e se n'andò altrove.
Egli era irritato contro que' di Tiro e di Sidone; i quali di comune consenso si presentarono a lui, e, guadagnatosi Blasto ciambellano del re, chiesero un accomodamento, perché il loro paese traeva i viveri da quello di lui.
E mentre attendevano al servizio del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse loro: «Segregatemi Saulo e Barnaba per l'opera alla quale gli ho destinati».
il quale era col proconsole Sergio Paolo, uomo di molto senno. Costui, chiamati a sé Barnaba e Saulo, chiese d'udir la parola di Dio.
Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagoga mandarono a dir loro: «Fratelli, se avete qualche parola d'esortazione da rivolgere al popolo, ditela pure».
e, tolto lui, suscitò loro per re David, al quale rese questa testimonianza: - Io ho trovato David figlio di Jesse, uomo secondo il cuor mio, che farà tutti i miei voleri. -
e, presso a compiere la missione della sua vita, Giovanni diceva: - Chi credete io sia? Non son io quello; ma, ecco, vien dopo di me uno, del quale io non son degno di sciogliere dai piedi i calzari. -
Vi sia dunque noto, fratelli, che per lui vi è annunziata la liberazione da' peccati e da tutte quelle cose, dalle quali non avete potuto esser giustificati nella legge di Mosé.
"O dispregiatori, ponete mente e stupite, e disperdetevi; che io fo un'opera a' giorni vostri; opera che voi non credete se qualcuno ve la racconterà"».
Sciolta che fu poi l'adunanza, molti dei Giudei e de' proseliti pii seguirono Paolo e Barnaba; i quali, con calde parole, li persuasero a perseverare nella grazia di Dio.
Essi nondimeno si fermaron parecchio tempo, predicando con franchezza, fiduciosi nel Signore, il quale confermava la parola della sua grazia, concedendo che per le loro mani si operassero miracoli e prodigi.
Ma giunsero ad Antiochia e da Iconio certi Giudei, che sobillarono le turbe; le quali lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendo che fosse morto.
E dopo avere, con preghiere e digiuni, ordinato de' presbiteri per essi in ciascuna chiesa, li raccomandarono al Signore, nel quale avevano creduto.
affinché cerchino il Signore tutti gli altri uomini e le genti tutte sulle quali è invocato il mio nome, dice il Signore che fa queste cose".
Vi abbiam quindi mandato Giuda e Sila, i quali anche a voce vi diranno le medesime cose.
E, stati che vi furono un qualche tempo, s'accomiatarono da' fratelli e tornarono a quelli che li avevano inviati.
essi stessi a menarci fuori!». I littori referirono queste parole ai giudici; i quali, udito che erano Romani, temettero molto;
Ora, gli Ateniesi tutti e gli ospiti forestieri non badavano ad altro che a dire o ascoltare qualche cosa di nuovo.
e non può esser servito da mani d'uomini, quasi avesse bisogno di qualche cosa, dando egli a tutti la vita e il respiro e ogni cosa.
E come Paolo era lì pronto a parlare, Gallione disse a' Giudei: «Se si trattasse di qualche delitto, di qualche grave misfatto, io, o Giudei, vi darei ascolto come ragion vuole;
Dove ebbe a fermarsi un qualche tempo; e si rimise in viaggio andando di luogo in luogo per il paese della Galazia e della Frigia, confermando tutti i discepoli.
al punto che prendevano asciugatoi e grembiuli, stati sul corpo di lui, e si mettevano su malati, i quali eran guariti dalle loro infermità e liberati dagli spiriti maligni.
Durante il qual tempo, vi fu un tumulto non piccolo a causa della via del Signore.
Che se Demetrio e quelli della sua industria hanno da dire contro qualcuno, ci sono le sedute forensi e i proconsoli; discutano tra di loro.
I quali, venuti, si raccolsero intorno a lui, ed egli disse: «Voi sapete come, dal primo giorno che venni in Asia, io mi sia sempre diportato con voi,
E ora, ecco, io so che voi tutti, tra' quali son andato e venuto predicando il regno di Dio non vedrete più la mia faccia.
So infatti che, dopo la mia partenza, entreranno tra voi de' lupi rapaci; i quali non risparmieranno il gregge;
e ho fatto di tutto per mostrarvi, lavorando così, che s'ha da aver cura dei bisognosi, rammentandosi le parole del Signore Gesù, il quale disse: - È meglio dare, che ricevere -».
Vi rimanemmo sette giorni, avendo là trovati dei discepoli; i quali in virtù dello Spirito dicevano a Paolo di non salire a Gerusalemme.
il quale, venuto da noi, prese la cintura di Paolo, se ne legò i piedi e le mani, e disse: «Ecco quel che afferma lo Spirito Santo: - In quel modo legheranno i Giudei a Gerusalemme l'uomo di cui è questa cintura, e lo daranno nelle mani de' Gentili -».
E con noi vennero anche alcuni discepoli di Cesarea, che ci condussero da un certo Mnasone, di Cipro, antico discepolo, presso il quale dovevamo stare.
D'un subito, egli prese soldati e centurioni, e corse verso coloro; i quali, veduto il tribuno e i soldati, smisero di battere Paolo.
della qual cosa mi son testimoni il sommo sacerdote e gli anziani, dai quali ebbi lettere pei fratelli di Damasco; e io mi ci recavo per menare in catene a Gerusalemme quelli di là, perché fossero puniti.
Un certo Anania, uomo secondo la legge e del quale tutti i Giudei ivi dimoranti rendevano buona testimonianza,
il tribuno comandò che Paolo fosse menato in fortezza, battuto con flagelli e messo alla tortura, a fin di scoprire per qual motivo gridassero così contro di lui.
E Paolo, fatto chiamare uno dei centurioni, gli disse: «Conduci questo giovine dal tribuno; ha qualche cosa da fargli sapere».
E subito colui lo prese, lo menò al tribuno e disse: «Quel carcerato, Paolo, m'ha pregato di condurre a te questo giovine, che ha qualche cosa da dirti».
Il governatore, com'ebbe letta la lettera, domandò a Paolo di qual provincia fosse; e udito che era di Cilicia,
ordinando a' suoi accusatori di venire da te: e tu, interrogandolo, potrai da lui essere informato di tutte le cose delle quali noi lo accusiamo».
e non possono provarti le cose delle quali ora mi accusano.
Quei tali Giudei dell'Asia, che pur dovevano comparire davanti a te ed accusarmi, se avessero qualche cosa contro di me,
E dette ordine al centurione di tener Paolo in custodia, lasciandogli qualche sollievo, né si vietasse ad alcuno dei suoi di assisterlo.
Qualche giorno dopo, venne Felice con Drusilla sua moglie, che era giudea, e, mandato a chiamar Paolo, lo volle sentir parlare della fede in Cristo Gesù.
Passati due anni, Felice ebbe per successore Porzio Festo; il quale, volendo entrar nelle grazie de' Giudei, lasciò Paolo in prigione.
E Festo disse: «Re Agrippa, e tutti che siete qui presenti, voi vedete quest'uomo contro il quale tutta la moltitudine de' Giudei s'è rivolta a me in Gerusalemme, gridando non esser più degno di vivere.
Ma non ho nulla di ben certo da scriverne al sovrano; perciò l'ho fatto venire davanti a voi, e principalmente davanti a te, o re Agrippa, affinché, dopo questo esame, io abbia qualcosa da scrivere.
Qual vita io abbia menata fin dalla giovinezza in seno alla mia nazione a Gerusalemme, tutti i Giudei lo sanno:
della quale le nostre dodici tribù, servendo a Dio giorno e notte, aspettano il compimento. Per questa speranza, o re, sono accusato da' Giudei!
di mezzo giorno, lungo la strada, io vidi, o re, una luce più splendente del sole, la quale dal cielo lampeggiò intorno a me e a quelli che eran meco.
Ma lèvati e sta' in piedi; poiché ti sono apparso per questo, per costituirti ministro e testimone delle cose che hai vedute, e di quelle per le quali ti apparirò,
traendoti fuori da questo popolo e da' Gentili ai quali ora ti mando
E Paolo: «Manchi poco o molto, desidero da Dio che non solo tu, ma quanti oggi mi ascoltano, diventiate tali quale son io, salvo queste catene».
Or ci bisogna d'esser gettati su una qualche isola».
Eravamo alla quattordicesima notte, sbattuti per l'Adriatico, quando verso la mezzanotte i marinai credettero d'esser vicini a qualche terra.
In que' dintorni aveva i suoi poderi il principale dell'isola, di nome Publio, il quale ci accolse e ci ospitò tre giorni amorevolmente.
I quali dopo avermi esaminato, volevano rilasciarmi, perché nessuna colpa era in me degna di morte.
Quelques-uns d’entre eux furent persuadés, et se joignirent à Paul et à Silas, ainsi qu’une grande multitude de Grecs craignant Dieu, et beaucoup de femmes de qualité.
Então voltaram para Jerusalém, do monte chamado das Oliveiras, o qual está perto de Jerusalém, à distância do caminho de um sábado.
E, orando, disseram: Tu, Senhor, conhecedor dos corações de todos, mostra qual destes dois tens escolhido,
Ao qual Deus ressuscitou, soltas as ânsias da morte, pois não era possível que fosse retido por ela
E era trazido um homem que desde o ventre de sua mãe era coxo, o qual todos os dias punham à porta do templo, chamada Formosa, para pedir esmola aos que entravam.
O qual, vendo a Pedro e a João que iam entrando no templo, pediu que lhe dessem uma esmola.
E matastes o Príncipe da vida, ao qual Deus ressuscitou dentre os mortos, do que nós somos testemunhas.
O qual convém que o céu contenha até aos tempos da restauração de tudo, dos quais Deus falou pela boca de todos os seus santos profetas, desde o princípio.
Ele é a pedra que foi rejeitada por vós, os edificadores, a qual foi posta por cabeça de esquina.
E em nenhum outro há salvação, porque também debaixo do céu nenhum outro nome há, dado entre os homens, pelo qual devamos ser salvos.
O Deus de nossos pais ressuscitou a Jesus, ao qual vós matastes, suspendendo-o no madeiro.
A este Moisés, ao qual haviam negado, dizendo: Quem te constituiu príncipe e juiz? a este enviou Deus como príncipe e libertador, pela mão do anjo que lhe aparecera na sarça.
Este é o que esteve entre a congregação no deserto, com o anjo que lhe falava no monte Sinai, e com nossos pais, o qual recebeu as palavras de vida para no-las dar.
Ao qual nossos pais não quiseram obedecer, antes o rejeitaram e em seu coração se tornaram ao Egito,
O qual, nossos pais, recebendo-o também, o levaram com Josué quando entraram na posse das nações que Deus lançou para fora da presença de nossos pais, até aos dias de Davi,
O céu é o meu trono, E a terra o estrado dos meus pés. Que casa me edificareis? diz o Senhor, Ou qual é o lugar do meu repouso?
A qual dos profetas não perseguiram vossos pais? Até mataram os que anteriormente anunciaram a vinda do Justo, do qual vós agora fostes traidores e homicidas
Ao qual todos atendiam, desde o menor até ao maior, dizendo: Este é a grande virtude de Deus.
E achou ali certo homem, chamado Enéias, jazendo numa cama havia oito anos, o qual era paralítico.
Piedoso e temente a Deus, com toda a sua casa, o qual fazia muitas esmolas ao povo, e de contínuo orava a Deus.
O qual, fixando os olhos nele, e muito atemorizado, disse: Que é, Senhor? E disse-lhe: As tuas orações e as tuas esmolas têm subido para memória diante de Deus
No qual havia de todos os animais quadrúpedes e répteis da terra, e aves do céu.
Mas que lhe é agradável aquele que, em qualquer nação, o teme e faz o que é justo.
O qual te dirá palavras com que te salves, tu e toda a tua casa.
O qual, quando chegou, e viu a graça de Deus, se alegrou, e exortou a todos a que permanecessem no Senhor, com propósito de coração
E, quando passaram a primeira e segunda guardas, chegaram à porta de ferro, que dá para a cidade, a qual se lhes abriu por si mesma
O qual estava com o procônsul Sérgio Paulo, homem prudente. Este, chamando a si Barnabé e Saulo, procurava muito ouvir a palavra de Deus.
E, quando este foi retirado, levantou-lhes como rei a Davi, ao qual também deu testemunho, e disse: Achei a Davi, filho de Jessé, homem conforme o meu coração, que executará toda a minha vontade.
Detiveram-se, pois, muito tempo, falando ousadamente acerca do Senhor, o qual dava testemunho à palavra da sua graça, permitindo que por suas mãos se fizessem sinais e prodígios.
E estava assentado em Listra certo homem leso dos pés, coxo desde o ventre de sua mãe, o qual nunca tinha andado.
O qual nos tempos passados deixou andar todas as nações em seus próprios caminhos.
Do qual davam bom testemunho os irmãos que estavam em Listra e em Icônio.
E aconteceu que, indo nós à oração, nos saiu ao encontro uma jovem, que tinha espírito de adivinhação, a qual, adivinhando, dava grande lucro aos seus senhores.
O qual, tendo recebido tal ordem, os lançou no cárcere interior, e lhes segurou os pés no tronco.
Então o escrivão da cidade, tendo apaziguado a multidão, disse: Homens efésios, qual é o homem que não sabe que a cidade dos efésios é a guardadora do templo da grande deusa Diana, e da imagem que desceu de Júpiter?
Porque tinham visto com ele na cidade a Trófimo de Éfeso, o qual pensavam que Paulo introduzira no templo.
O qual, tomando logo consigo soldados e centuriões, correu para eles. E, quando viram o tribuno e os soldados, cessaram de ferir a Paulo.
O qual intentou também profanar o templo
Acerca do qual, estando presentes os acusadores, nenhuma coisa apontaram daquelas que eu suspeitava.
Do qual não tenho coisa alguma certa que escreva ao meu senhor, e por isso perante vós o trouxe, principalmente perante ti, ó rei Agripa, para que, depois de interrogado, tenha alguma coisa que escrever.
Å qual as nossas doze tribos esperam chegar, servindo a Deus continuamente, noite e dia. Por esta esperança, ó rei Agripa, eu sou acusado pelos judeus.
E disse Paulo: Prouvera a Deus que, ou por pouco ou por muito, não somente tu, mas também todos quantos hoje me estão ouvindo, se tornassem tais qual eu sou, exceto estas cadeias.
E, costeando-a dificilmente, chegamos a um lugar chamado Bons Portos, perto do qual estava a cidade de Laséia.
E ali, próximo daquele lugar, havia umas herdades que pertenciam ao principal da ilha, por nome Públio, o qual nos recebeu e hospedou benignamente por três dias.
E três meses depois partimos num navio de Alexandria que invernara na ilha, o qual tinha por insígnia Castor e Pólux.